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Un consigliere del governo ha affermato che l’Ucraina sta cercando garanzie di sicurezza da Stati Uniti, paesi europei e Mosca come parte di un possibile accordo dopo l’invasione russa.

Il consigliere presidenziale Volodymyr Zelensky ha dichiarato venerdì che Kiev aveva convenuto che il suo obiettivo a lungo termine di entrare a far parte dell’alleanza militare della NATO era fuori portata a causa dell’opposizione del Cremlino, e stava invece cercando un accordo di sicurezza separato a breve termine.

I commenti di Mikhailo Podolak sono arrivati ​​sulla scia dei falliti colloqui di pace tra i ministri degli esteri russo e ucraino nella città di Antalya, nel sud della Turchia.

L’incontro di giovedì è stato il primo da quando la Russia ha invaso il suo vicino il 24 febbraio, ma è arrivato a poco, con punti critici tra cui le rivendicazioni territoriali di Mosca su parti dell’Ucraina.

Podolak ha detto al Financial Times che la NATO “non è pronta ad accettare l’Ucraina come partner incondizionato”. “Questa incertezza, per come la intendiamo noi, durerà a lungo”.

Ha aggiunto che l’Ucraina sta discutendo “nuove formule per la sicurezza europea” con la Russia e l’Occidente che potrebbero dare all’Ucraina “garanzie simili” all’articolo 5 del Trattato NATO.

Podolak ha chiarito che l’Ucraina non avrebbe accettato un altro accordo con garanzie deboli, come il Memorandum di Budapest del 1994 firmato da Kiev, Mosca, Stati Uniti e Regno Unito.

L’accordo significava che l’Ucraina ha consegnato il suo arsenale nucleare dell’era sovietica, che all’epoca era il terzo più grande al mondo, alla Russia in cambio di garanzie di sicurezza da parte degli altri firmatari.

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“Il problema principale del Memorandum di Budapest è la mancanza di chiari obblighi legali per le parti garanti in caso di aggressione”, ha affermato Podolyak.

“Ora, quando si parla di garanzie di sicurezza per l’Ucraina, si parla solo di chiari obblighi legali”, ha aggiunto. “Misure logistiche specifiche. Quindi, in caso di aggressione contro l’Ucraina, alcuni paesi sono legalmente obbligati ad adottare misure specifiche per proteggere l’Ucraina”.

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