L’opposizione italiana definisce “imbarazzante” il ritardo nella ratifica del fondo di salvataggio dell’Eurozona – EURACTIV.com

I partiti di opposizione italiani sono in piena agitazione e hanno definito imbarazzante la decisione del governo di coalizione di ritardare la tanto attesa ratifica del Meccanismo europeo di stabilità (MES), il fondo di salvataggio dell’eurozona.

Azione e Italia Viva — due partiti italiani affiliati a Liberew Europe a Bruxelles — hanno chiesto al governo di ratificare l’ESM, un’organizzazione intergovernativa istituita dagli stati membri della zona euro nel 2012 con l’obiettivo di gettare un’ancora di salvezza per i paesi in difficoltà finanziarie mentre sono tagliati fuori dai mercati.

In cambio, questi paesi devono intraprendere profonde riforme per garantire stabilità economica a lungo termine.

Perché il MES entri in vigore, deve essere ratificato da tutti i membri della zona euro. L’Italia è l’unico membro che non ha ancora ratificato il meccanismo.

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Ma il governo conservatore resta titubante, e la questione ha acceso dibattiti interni anche all’interno della coalizione di governo formata da Fratelli d’Italia (ECR), Lega (Identità) e Forza Italia (PPE).

Intervenendo davanti alla Camera dei Deputati e al Senato, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha detto che non è questo il momento per farlo.

“Non credo sia vantaggioso per l’Italia infiammare dibattiti interni su alcuni strumenti finanziari, come il Mes, in questa fase […] Prima ancora della questione del merito, ha detto Meloni, c’è la questione di come difendere l’interesse nazionale dell’Italia.

“L’interesse dell’Italia oggi è quello di affrontare i negoziati sulla nuova governance europea attraverso un approccio inclusivo, in cui si parli delle regole del Patto di stabilità, del completamento dell’unione bancaria e dei meccanismi di protezione finanziaria nel loro insieme, nel rispetto dei nostri interessi nazionali”. lei spiegò.

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Il gruppo Italia Viva e Azione ha presentato mercoledì alla Camera dei Deputati una risoluzione chiedendo al governo di impegnarsi a ratificare il Meccanismo europeo di stabilità. Anche il Partito Democratico (S&D) sostiene l’approvazione.

“Non certificando ESM non stiamo perdendo soldi, stiamo perdendo la faccia […] “Melloni finirà per ratificarlo”, ha detto il capogruppo di Azione-Italia Viva, il senatore Matteo Ricchetti.

“Uno strumento che nessun Paese è obbligato ad utilizzare, ma che diventerà operativo e a disposizione di quanti vorranno richiederne l’attivazione […] In particolare per affrontare le crisi bancarie sistemiche e aumentare il grado di condivisione del rischio all’interno del sindacato”, si legge nella risoluzione presentata dai partiti liberali.

Da parte sua, il segretario del Pd (Pd/S&D) Elie Schlain Meloni ha accusato l’Italia di “imbarazzo” anche nei confronti degli interlocutori internazionali.

“Tenere bloccati venti Paesi per motivi ideologici e non, dire agli italiani la verità – che la ratifica del Meccanismo europeo di stabilità non significa chiedere l’attivazione – è essere un governo irresponsabile”, ha detto Schlein.

(Federica Pascal | EURACTIV.it)

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