L’Italia taglia le previsioni di crescita per il 2023 mentre migliorano le finanze pubbliche

Mercoledì il governo uscente del Primo Ministro italiano Mario Draghi ha ridotto le sue previsioni di crescita economica per il prossimo anno allo 0,6% a causa dell’aumento dei costi energetici.

Tuttavia, ha affermato che le entrate garantirebbero comunque un miglioramento delle finanze pubbliche.

Una dichiarazione del governo afferma che il prodotto interno lordo nella terza economia della zona euro diminuirà “leggermente” durante la seconda metà di quest’anno.

Le nuove previsioni di crescita evidenziano le sfide economiche che dovrà affrontare Georgia Meloni, che domenica ha guidato un blocco di destra alla vittoria delle elezioni e dovrebbe essere nominata primo ministro il mese prossimo.

Il Documento economico e finanziario (DEF) annuale del Tesoro afferma che il prodotto interno lordo aumenterà del 3,3% nel 2022, rispetto a una previsione del 3,1% ad aprile, grazie alla forte crescita nei primi sei mesi.

La previsione dello 0,6% per il prossimo anno indica un significativo peggioramento delle prospettive rispetto al precedente obiettivo del 2,4%.

Draghi ha già impegnato da gennaio circa 66 miliardi di euro per cercare di alleviare una crisi energetica esacerbata dalla guerra in Ucraina. Forse il suo successore dovrà seguire la stessa strada.

La Meloni probabilmente fisserà nuovi obiettivi subito dopo il suo insediamento se crede che i tagli alle tasse e le misure di spesa promessi possano stimolare l’economia.

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