L’Italia prevede di estendere di sei mesi le agevolazioni fiscali per le fusioni di società

ROMA (Reuters) – L’Italia prevede di prorogare di sei mesi fino alla fine di quest’anno le agevolazioni fiscali per le società consolidanti, che Roma aveva originariamente introdotto nel 2021 per attirare gli acquirenti del Monte dei Paschi di Siena di proprietà dello Stato, hanno riferito due fonti vicine alla vicenda Reuters.

Dopo che una proposta di vendita del Monte dei Paschi a UniCredit è fallita, il Tesoro ha imposto un limite di 500 milioni di euro (535 milioni di dollari) che una fonte ha affermato che sarebbe rimasto in vigore nell’estensione.

Nella loro forma attuale, i crediti d’imposta consentono alle società di pagare una commissione per la conversione in crediti d’imposta denominati attività fiscali differite (DTA) derivanti da perdite pregresse in caso di operazioni di fusione approvate da amministratori o azionisti entro il 30 giugno 2020.

La quinta banca italiana BPER Banca all’inizio di quest’anno ha accettato di acquistare la rivale in difficoltà Carige, in un accordo che dovrebbe avere un effetto neutro sulle riserve di capitale grazie in parte agli incentivi fiscali.

Carlo Sembri, amministratore delegato dell’assicuratore italiano Unipol, che è uno dei principali azionisti di BPER Banca, ha dichiarato martedì di aspettarsi che l’operazione Carige si concluda entro la fine di quest’anno.

Anche il Credit Agricole francese ha beneficiato del regime fiscale quando ha acquisito la banca regionale Creval nel 2021.

(Reportage di Giuseppe Fonte e Valentina Za; Montaggio di Angus McSwan)

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