L’IPC italiano sale ancora ad aprile a causa della volatilità dei prezzi dell’energia Di Reuters

A cura di Antonella Cinelli

ROMA (Reuters) – L’inflazione italiana è balzata inaspettatamente ad aprile, trainata da un altro aumento dei prezzi dell’energia.

I prezzi al consumo armonizzati nell’UE (IPCA) sono aumentati dell’1,0% su base mensile, con un’inflazione annualizzata in accelerazione all’8,8% dall’8,1% di marzo, ben al di sopra delle aspettative mediane di un aumento del 7,8% su base annua.

La dinamica dell’inflazione in Italia continua a risentire del continuo aggiustamento dei prezzi dell’energia, che ne è la componente più volatile, scrive Loredana Maria Federico, capo economista italiano di UniCredit.

L’ISTAT ha sottolineato che l’aumento annuo è dovuto principalmente ai prodotti energetici non regolati come i carburanti per uso domestico, l’energia elettrica a mercato liberalizzato ei carburanti per autotrazione. Nel principale indice dei prezzi interni, questi articoli sono aumentati del 26,7% ad aprile dal 18,9% del mese precedente.

Al contrario, i prodotti energetici regolati hanno mostrato un calo più ampio rispetto a marzo (-26,4% da -20,3%).

Inflazione core in primo piano

“Dato quanto sono bassi i prezzi del gas nel mercato all’ingrosso, ci aspettiamo che questa sia solo una pausa nell’aggiustamento al ribasso per l’inflazione”, ha detto Federico di UniCredit, aggiungendo che “la dinamica sia dei prezzi alimentari che dell’inflazione core si è mossa sostanzialmente in linea con le aspettative .”

L’inflazione core italiana (nette alimentari ed energia fresca) è rimasta stabile al 6,8% a/a sull’indice HICP ad aprile.

Nell’Eurozona, la crescita complessiva dei prezzi è salita al 7,0% il mese scorso dal 6,9% di marzo, ma la crescita dell’inflazione core è inaspettatamente rallentata al 7,3% dal 7,5%, secondo i dati Eurostat.

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La sorprendente crescita dell’inflazione core è stata al centro dell’attenzione negli ultimi mesi, suggerendo che la Banca centrale europea potrebbe avere più lavoro da fare per contenere le crescenti pressioni sui prezzi.

In Italia, il percorso verso un ulteriore rallentamento dell’inflazione rimane solido, con i prezzi alla produzione che mostrano gradualmente segnali di rallentamento, ha scritto il capo economista di ING Paolo Pizzoli.

“Ma i dati mostrano che il processo sarà probabilmente lento e dovrebbe accelerare solo nella seconda metà dell’anno”, ha aggiunto.

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