L’evoluzione dell’informatica personale

L’informatica personale nasce ufficialmente nell’anno 1956 allorché la  Control Data Corporation produsse il primo  computer transistorizzato e di dimensioni molto grandi. L’IBM nel 1959 ne rivelò un  modello simile. In entrambi i casi si trattava  di apparecchi  costosi e costruiti principalmente per l’uso in  attività aziendali. Tuttavia, la svolta  si ebbe solo un anno dopo; infatti,  nel  ’60 furono inventati alcuni importanti componenti  come il chip e il processore dei personal computer (PC) contemporanei. Da allora è stato tutto un susseguirsi di innovazioni tecnologiche che ci ha portato ad avere tra le mani dispositivi  piccolissimi e multifunzionali.

 

Il punto di svolta dei personal computer

L’evoluzione del personal computer vera e propria è iniziata negli anni ’70, con l’introduzione dei primi sofisticati microprocessori. A differenza dei computer mainframe, che in genere gestivano  un gruppo di persone, questi nuovi dispositivi  venivano progettati per l’uso individuale,  risultavano anche economici e soprattutto in grado di offrire prestazioni superlative sotto tutti i punti di vista a partire dalla velocità di caricamento delle pagine, fino alla grafica. Quest’ultima, grazie al suo costante sviluppo, ha permesso di dar vita a slot machine che oggi rasentano i limiti della perfezione e che vantano un’interfaccia utente friendly. Questi fattori, hanno di conseguenza consentito agli sviluppatori informatici di influenzare il design delle slot stesse  e di renderle perfette per la giocabilità, senza contare che oltre all’eccezionale grafica di questi giochi online, ci sono delle colone sonore  in grado di rendere l’esperienza utente ancora più eccitante e di trasmettere tanta adrenalina, specie quando si tratta di slot machine a tema storico, fantascientifico o del genere horror.

L’innovativo PC IBM degli anni ottanta

Il PC IBM, che ha debuttato nell’agosto del 1981, è stata la risposta dell’azienda alla popolarità dell’Apple II. Nello specifico si basava su un’architettura aperta, con  schede, simile ai sistemi Apple II e S-100, che consentiva a terze parti di realizzarla. Il PC IBM inoltre era alimentato da una CPU Intel 8088 con 29.000 transistor e una velocità di 4,77 MHz. Per l’archiviazione esterna, il prototipo utilizzava invece una cassetta audio ed era disponibile l’opzione floppy disc, sebbene ad un prezzo esorbitante. Quest’ultima opzione non divenne però  mai popolare tanto da essere eliminata nel 1983 con il rilascio di PC XT che in sostanza  ha  sostituito una delle due unità floppy con un disco rigido da 10 MB e ha ampliato il numero di slot di espansione da cinque a otto.

READ  Il Chorong Rover cinese ripristina le sue prime immagini su Marte

 

Il personal computer dopo l’anno 1990

Nel 1990, il fondatore di Apple Inc., Steve Jobs, introdusse il computer workstation NeXTstation, che definì di fatto un computer personale e sociale. Il dispositivo  era un nuovo computer meno costosa del modello precedente che andava per la maggiore sul mercato. Nonostante l’implementazione delle tecniche OOP, la NeXTstation fu tuttavia una delusione, al punto che  l’azienda cessò di produrla nel 1993. La serie Power Macintosh di computer desktop professionali premium rilasciata da Apple nel 1994 con la partnership della AIM, si rivelò migliore sotto molti aspetti, utilizzava processori Motorola PowerPC aggiornati ed ottimi per sostituire l’architettura grafica  precedente. Nonostante la sua bassa quota di mercato, il Mac è rimasto il computer preferito dai professionisti creativi, in particolare quelli dei settori della grafica e dell’editoria. Athlon-64 e Opteron, la famiglia di CPU AMD a 64 bit per computer desktop, furono successivamente rilasciati nel 2003 insieme  alla IBM che annunciò la PowerPC 970, un processore a 64 bit per le workstation Power Mac G5 di fascia alta di Apple, nel 2003. Come risposta, AMD produsse personal computer con CPU a 64 bit, mentre la Intel rilasciò  versioni migliorate delle serie Xeon e Pentium 4 nel 2004. Un anno dopo,  i processori a 64 bit hanno costantemente sostituito quelli a 32 nei sistemi desktop e laptop consumer, a partire dai modelli di fascia alta. Il resto è storia recente e il computer è effettivamente diventato un dispositivo per uso personale, di dimensioni sempre più ridotte, multifunzionale e in grado di regalare  una grafica eccellente, ideale per apprezzare a tutto tondo le immagini delle moderne slot machine che il panorama online  propone costantemente.

READ  Nintendo aggiorna la promozione Switch Online + Expansion Pack con nuovi filmati

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *