Il valore dell’economia non osservata in Italia nel 2021 è salito a quota 192 miliardi di euro, secondo i dati pubblicati dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) relativi al triennio 2018-2021. Il rapporto evidenzia un aumento del 2,5% del lavoro nero rispetto all’anno precedente, con quasi tre milioni di lavoratori irregolari.
Del valore totale dell’economia non osservata nel 2021, ben 174 miliardi di euro sono attribuibili all’economia sommersa, mentre più di 18 miliardi riguardano attività illegali. Il fenomeno del lavoro nero coinvolge circa tre milioni di persone, registrando un aumento di circa 73.000 lavoratori rispetto al 2020.
I settori con il peso maggiore nell’economia sommersa sono Altri servizi alle persone, che rappresenta il 34,6% del totale, seguito da Commercio, trasporti, alloggio e ristorazione con il 20,9%, e Costruzioni con il 18,2%.
Il lavoro irregolare è più diffuso nel settore terziario, rappresentando il 13,8% del totale, e soprattutto nel comparto degli Altri servizi alle persone, che contribuisce al 42,6% del lavoro nero, principalmente a causa delle mansioni domestiche.
L’aumento dell’economia non osservata in Italia solleva diverse preoccupazioni tra gli esperti, poiché comporta la mancanza di contributi previdenziali e fiscali, nonché una minore protezione sociale per i lavoratori. L’ISTAT sta lavorando per coinvolgere gli attori pubblici e privati al fine di contrastare il fenomeno del lavoro nero e dell’economia sommersa, con l’obiettivo di ottenere una situazione più equa e trasparente nel mercato del lavoro italiano.