Martedì, la Segreteria Generale dell’Economia vaticana ha emanato un regolamento sui nuovi criteri di aggiudicazione degli appalti pubblici che Papa Francesco ha rivelato lo scorso anno.
Il regolamento è contenuto in decreto Firmato dal padre. Juan Antonio Guerrero Alves, legato pontificio e direttore della Segreteria dell’Economia.
Il decreto, composto da 49 articoli, riguarda il Papa messaggio apostolicoNorme di trasparenza, controllo e concorrenza nelle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici alla Santa Sede e allo Stato Vaticano, del 19 maggio 2020.
la lettera apostolica emessa spontaneamente (“da lui stesso”), il riassunto Nuove procedure per l’aggiudicazione degli appalti pubblici volte ad aumentare la supervisione e la responsabilità e garantire che il Vaticano e la Santa Sede lavorino solo con partner finanziari controllati.
Il decreto stabilisce che la nuova disciplina “si applica a tutti gli appalti di servizi, forniture e lavori”.
Si precisa che gli “operatori economici” indagati per reati sono esonerati “dal partecipare direttamente alle procedure di aggiudicazione degli appalti e dall’essere iscritti nell’elenco dei fornitori autorizzati”.
Si afferma che “il subappalto può essere consentito fino a un massimo del 30% del valore del contratto”.
Copre anche le procedure da seguire in situazioni di emergenza.
Oltre al decreto, la Segreteria Generale per l’Economia ha emanato anche 91 pagine documento Contiene sette appendici al nuovo regolamento, pubblicate sul sito del quotidiano vaticano L’Osservatore Romano.
un Avviso La presentazione del decreto e degli allegati sul sito ha affermato che “le scelte effettuate coniugano l’esigenza di efficienza operativa con i più elevati standard di trasparenza, principi di legittimità e leale concorrenza”.
“Si tratta, quindi, di un altro passo concreto sulla strada delle riforme economiche della Santa Sede”.
ACI Stampa, partner giornalistico in lingua italiana di CNA, appuntito Il decreto non si estende alle operazioni immobiliari, che si dice saranno soggette a ulteriori regolamenti emanati entro la fine del 2021.
Lo scorso ottobre, Papa Francesco il nome della cosa Il cardinale Kevin Farrell è presidente del comitato interno di monitoraggio delle decisioni finanziarie del Vaticano che non rientra nei nuovi standard di responsabilità.
Il gruppo di cinque membri è chiamato “Comitato per le questioni riservate”.