La Meloni elogia il bilancio “coraggioso” e le proteste dei piani dell’opposizione

  • Il bilancio trova più di 21 miliardi di euro per domare le bollette energetiche
  • Gli utili aggiuntivi delle società energetiche sono tassati al 35%.
  • Include il condono per gli arretrati fiscali, l’abbassamento dell’età pensionabile
  • Rilanciare un progetto di ponte che colleghi la Sicilia alla terraferma

ROMA (Reuters) – Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha presentato martedì il primo bilancio del suo governo, definendolo un pacchetto “coraggioso” anche se l’opposizione ha affermato che prende di mira i poveri e ha pianificato proteste di piazza.

Il bilancio 2023, approvato dal governo nelle prime ore del mattino, si concentra sulla riduzione delle bollette energetiche alle stelle e sul taglio delle tasse per i lavoratori dipendenti e autonomi.

Ora passa al parlamento, che deve approvarlo entro la fine dell’anno.

“La considero una manovra coraggiosa, coerente e coraggiosa nel senso che è una scommessa sul futuro”, ha detto la Meloni ai giornalisti, aggiungendo di aver preso decisioni difficili indipendentemente dalle conseguenze sulla popolarità del suo nuovo governo.

Il pacchetto, che contiene quasi 35 miliardi di euro (35,84 miliardi di dollari) in spese aggiuntive e tagli fiscali, mira ad accelerare la ripresa nella terza economia della zona euro che, secondo il Tesoro, contrarrà questo e il prossimo trimestre.

I principali partiti di opposizione hanno liquidato il bilancio come insufficiente per affrontare la recessione e l’inflazione a due cifre e hanno accusato il governo di prendere di mira i poveri riducendo un programma di riduzione della povertà del “salario di cittadinanza” per i disoccupati, introdotto nel 2019.

Enrico Letta ha detto che il suo Partito Democratico di centrosinistra organizzerà proteste di piazza il 17 dicembre, mentre l’ex primo ministro Giuseppe Conte, leader del Movimento Cinque Stelle di sinistra, ha definito “disumani” i tagli agli stipendi dei cittadini.

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La Finanziaria stanzia il prossimo anno oltre 21 miliardi di euro in agevolazioni fiscali e bonus per aiutare imprese e famiglie a pagare le bollette di luce e gas. Ciò si aggiunge ai circa 75 miliardi di euro di misure simili approvate quest’anno.

Altri 4,2 miliardi verranno stanziati il ​​prossimo anno per tagliare il “cuneo fiscale” – la differenza tra lo stipendio pagato dal datore di lavoro e quello che il lavoratore si porta a casa – dando il beneficio ai lavoratori a basso reddito.

Ponte per la Sicilia

Tra le tante altre misure, il bilancio abbassa l’età pensionabile, offre incentivi finanziari per incoraggiare il lavoro a contratto aperto, riduce le sanzioni per le persone che non hanno pagato le tasse e rilancia i piani per costruire un ponte che colleghi la Sicilia alla terraferma. in Italia.

Ha anche cercato di incoraggiare gli italiani ad avere più figli e invertire la diminuzione della popolazione, un problema spesso citato da Meloni, tra cui l’aumento degli assegni familiari, il sostegno aggiuntivo per le famiglie numerose, l’adeguamento del congedo parentale e l’abbassamento delle imposte sulle vendite di prodotti per l’infanzia come i pannolini.

Il deficit di bilancio del prossimo anno dovrebbe attestarsi al 4,5% del prodotto interno lordo, in aumento rispetto al 3,4% previsto a settembre.

Il prestito aggiuntivo finanzierà il 60% dei 35 miliardi di euro di sostegno economico, mentre altre fonti di finanziamento includono un inaspettato aumento delle tasse sulle società energetiche che hanno beneficiato dell’aumento dei prezzi del petrolio e del gas.

Meloni ha affermato che con l’aliquota che passa dal 25% al ​​35% da gennaio a luglio 2023 e calcolata sui guadagni piuttosto che sulle entrate, la nuova imposta aumenterebbe di circa 2,5 miliardi di euro il prossimo anno.

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Segue un quadro proposto dalla Commissione europea e sostituisce uno schema che ha suscitato critiche e rifiuto di pagare da parte di molte compagnie energetiche.

Le restrizioni sui salari dei cittadini, che secondo la coalizione di destra scoraggiano le persone dal cercare lavoro, sono particolarmente controverse.

L’anno prossimo, le persone sane in età lavorativa potranno beneficiare solo per un massimo di otto mesi, prima che il regime venga abolito nella sua forma attuale dal 1° gennaio 2024.

Antonio Messiani, portavoce economico del PD, ha detto che il bilancio è una “guerra ai poveri”, favorendo gli evasori fiscali.

La Meloni, da sempre contraria al salario di cittadinanza, ha ribadito che è sbagliato “mettere sullo stesso piano chi può lavorare e chi non può”.

“Rimanendo fedeli ai nostri principi, continueremo ad aiutare coloro che non possono lavorare. Per altri sarà abolito”, ha affermato.

($ 1 = 0,9766 euro)

Montaggio di Keith Ware e Crispian Palmer

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