La lobby imprenditoriale italiana tiene colloqui su un possibile razionamento del gas

I conducenti fanno la fila fuori da una stazione di servizio per riempire le loro auto mentre i prezzi della benzina continuano ad aumentare a Catania, 11 marzo 2022. REUTERS/Antonio Parinello

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ROMA (Reuters) – Il capo della principale lobby economica italiana, Confindustria, ha dichiarato lunedì che la principale lobby imprenditoriale italiana era in trattative con il governo per un possibile razionamento del gas.

Carlo Bonomi della Confederazione dell’Industria a Roma ha dichiarato in conferenza stampa a Roma che saranno necessarie misure per ridurre i rischi legati al completo arresto dei flussi di gas russo nella prossima stagione invernale.

“Stiamo cercando di analizzare il modo migliore per intervenire in caso di legalizzazione. Stiamo lavorando per assicurarci di non essere sorpresi da nulla”, ha aggiunto.

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L’Italia, che ha ridotto la sua dipendenza dalle importazioni di gas russe e dai livelli di stoccaggio degli edifici, la scorsa settimana ha presentato piani per ridurre i consumi durante la stagione invernale riducendo il riscaldamento per condomini pubblici e privati. Leggi di più

Bonomi ha anche affermato di vedere margini per adeguamenti al Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR) dell’Italia finanziato dall’UE.

Spiegando la necessità di revisioni, Bonomi ha affermato che il piano è stato redatto prima che la guerra in Ucraina aggravasse la crisi energetica e la trasformasse in un “terremoto economico”.

Giorgia Meloni, favorita per il primo ministro italiano dopo le elezioni nazionali del 25 settembre, ha affermato che l’Italia dovrebbe essere in grado di adeguare il PNRR per allentare le pressioni associate all’aumento dei prezzi dell’energia. Leggi di più

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I critici temono che i drastici cambiamenti possano mettere a repentaglio fino a 200 miliardi di euro (202,8 miliardi di dollari) di finanziamenti dell’UE per la ripresa post-pandemia.

Il capo della Confederazione dell’industria britannica Bonomi ha anche affermato che l’aumento dei tassi di interesse della BCE potrebbe peggiorare il debito pubblico italiano.

(1 dollaro = 0,9863 euro)

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Reporting di Giuseppe Font Scrittura di Elvis Armellini e Keith Weir Montaggio di Federico Maccioni e David Goodman

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