La figlia dell’uomo soprannominato “il cervello di Putin” Alexander Dugin è stata uccisa nell’esplosione di un’auto a Mosca: i rapporti

Diversi resoconti dei media hanno affermato che la figlia di Alexander Dugin, noto per essere il più stretto aiutante del presidente russo Vladimir Putin, è stata uccisa nell’esplosione di un’autobomba. L’esplosione che ha ucciso Daria Dugin avrebbe preso di mira suo padre – noto come “Rasputin” e “Putin’s Brain” di Vladimir Putin.

Il filmato della presunta esplosione, ampiamente diffuso sui social, mostra il Daria Dugin Land Cruiser in fiamme nella periferia di Mosca. Si dice che l’incidente sia avvenuto mentre Daria stava tornando a casa. Le immagini circolate sui social mostrano anche suo padre che guarda l’auto, che è in fiamme per il terrore.

Si dice che Alexander Dugin, 60 anni, abbia ideato l’invasione russa dell’Ucraina. Sua figlia, un’oscura scrittrice, è nota per la sua ideologia di estrema destra ed è generalmente vista come la “consigliere” di suo padre. Daria Dugina è stata inclusa negli elenchi delle sanzioni del Regno Unito nel luglio di quest’anno.

Nel 2015, anni prima della guerra russo-ucraina, gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni ad Alexander Dugin, interrompendo i rapporti commerciali e congelando i suoi beni. Alcuni leader dell’UE hanno anche imposto sanzioni ai “nazionalisti radicali” come forma di ritorsione per l’annessione della Crimea da parte della Russia.

La notizia arriva tra i continui bombardamenti intorno alla centrale nucleare di Zaporozhye, che è controllata dalla Russia da marzo. Nuove esplosioni sono risuonate anche nella Crimea annessa alla Russia e un missile russo ha colpito un’area residenziale in una città dell’Ucraina meridionale non lontano da una centrale nucleare, ferendo 12 civili, secondo funzionari russi e ucraini.

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