L’ex calciatrice della nazionale inglese riceve un premio internazionale Durante una cerimonia a Roma, la calciatrice palestinese Natalie Shaheen ha ricevuto il premio ‘Sport e diritti umani’
“Oggi celebriamo due persone che difendono e promuovono i diritti umani” – Eliana Bello
“Penso che sia un premio prezioso perché sottolinea l’importanza del rispetto dei diritti umani nel mondo dello sport” – Gary Lineker
Gary Lineker ha parlato di “complimento” dopo che il suo contributo alla promozione dei diritti umani nello sport è stato premiato oggi ai prestigiosi Sport and Human Rights Awards a Roma.
Lineker, sostenitrice dei diritti dei rifugiati e dei migranti, ha ricevuto il premio insieme alla calciatrice Natalie Shaheen, ex capitano della Palestina che attualmente gioca per Atena Sassari Nel campionato italiano di calcio a 5 Calcio a 5, per il quale ha ricevuto il premio Sport e Diritti Umani.
Il Premio Sport e Diritti Umani, giunto alla sua quinta edizione, fa parte di una collaborazione tra Amnesty International e l’organizzazione italiana, Sport4Society, ed è progettato per evidenziare i contributi eccezionali ai diritti umani nello sport. I precedenti vincitori del premio sono stati il cestista Pietro Aradori, l’ex calciatore del Pescara Calcio Claudio Marchisio e la ciclista in pensione Alessandra Capellotto (vedi sotto per maggiori dettagli).
Nel corso della cerimonia di premiazione, che si è svolta questo pomeriggio a Roma presso la sede della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Lineker è stato insignito di uno speciale riconoscimento internazionale per il suo impegno nella promozione dei diritti umani attraverso il suo lavoro di commentatore e sostenitore del ‘Football Campagna di Welcomes, che celebra il contributo dei giocatori con un background di rifugiati nel calcio.
Gary Lineker ha detto:
“È un grande onore ricevere questo prestigioso riconoscimento in un Paese che non è il mio e per me significa molto, ne sono davvero lusingato.
Penso che sia un premio prezioso perché sottolinea l’importanza del rispetto dei diritti umani nel mondo dello sport.
“Il calcio è una piattaforma e credo sia importante che chi ci lavora la sfrutti al meglio per trasmettere messaggi positivi”.
Natalie Shaheen è stata onorata per aver messo in luce le difficoltà sociali, politiche ed economiche che le donne palestinesi devono affrontare nel giocare a calcio. Lei disse:
“Sono rimasto senza parole quando ho ricevuto la telefonata che annunciava il premio, non credevo alle mie orecchie, non me lo sarei mai aspettato.
“Sono molto grato per questo riconoscimento, che dedico a coloro che mi hanno sempre sostenuto e creduto e continuano a farlo ancora oggi. Sono onorato di ricevere questo premio meraviglioso e significativo”.
Riccardo Cucci, giornalista italiano ed ex commentatore sportivo che ha presieduto la giuria dei premi, ha affermato che la giuria ha assegnato a Shaheen il premio “per il suo impegno nella difesa dei diritti umani e dei diritti dello sport”.
Intervenendo alla cerimonia di premiazione, Eliana Bello, Direttrice di Amnesty International Italia, ha aggiunto:
“In oltre 60 anni di esperienza sappiamo quanto lo sport contribuisca a una cultura dei diritti umani, ma purtroppo può anche violarla.
Da più di dieci anni condanniamo lo sport, una strategia utilizzata dai paesi del Golfo per nascondere le violazioni dei diritti umani attraverso lo sport, come nel caso dei Mondiali in Qatar.
“Oggi celebriamo due persone che difendono e promuovono i diritti umani. Le loro azioni trasformano lo sport in un potente strumento per promuovere il cambiamento e sostenere i diritti fondamentali”.
sul premio
Il Premio Sport e Diritti Umani, deciso da una giuria di esperti, viene assegnato a un atleta, una società sportiva o un’organizzazione che ha dato un contributo significativo al riconoscimento dei diritti umani. I precedenti vincitori sono giocatori di basket Pietro Aradori (2019), Società calcistica Pescara Calcio (2020), ex calciatore Claudio Marchisio (2021) e un ciclista in pensione Alessandra Cappellatto (2022).