Ministri di estrema destra del partito Likud di Benjamin Netanyahu hanno partecipato a una conferenza sul reinsediamento a Gaza. Itamar Ben Gvir, ministro della Sicurezza nazionale, ha affermato che gli israeliani devono trovare un modo legale per permettere ai palestinesi di emigrare volontariamente. La conferenza ha visto la partecipazione di migliaia di persone, tra cui il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich e altri membri della Knesset e del governo di coalizione. Ben Gvir ha sottolineato la necessità di tornare a casa e controllare Gaza per evitare eventi simili a quelli accaduti il 7 ottobre. I membri del partito Likud hanno ripreso a parlare dell'”emigrazione volontaria” dei palestinesi durante il conflitto. Shlomo Karhi, ministro delle Comunicazioni, ha sostenuto che il volontariato in guerra è qualcosa che si impone a qualcuno finché non dà il suo consenso. Haim Katz, ministro del turismo, ha affermato che questa è l’ultima opportunità di ricostruire ed espandere la terra di Israele dopo 18 anni di disimpegno da Gaza. Tale conferenza ha suscitato dibattiti e controversie sia in Israele che a livello internazionale, evidenziando la complessità del conflitto tra israeliani e palestinesi. L’iniziativa dei ministri di estrema destra del Likud illustra il desiderio di alcuni politici israeliani di trovare una soluzione radicale al problema palestinese, ma suscita anche preoccupazioni per il rispetto dei diritti umani e degli accordi raggiunti in passato. La conferenza si è svolta in un clima di tensione e ha aumentato il dibattito sulle politiche di reinsediamento e sul futuro dei rapporti tra Israele e Palestina. Sarà interessante monitorare gli sviluppi futuri e le reazioni alle posizioni espresse dai ministri Likud.