L’Armenia annuncia l’arrivo di oltre 13.000 rifugiati dal Nagorno-Karabakh
L’Armenia ha reso noto che finora sono giunti nel paese un totale di 13.350 rifugiati provenienti dalla regione del Nagorno-Karabakh. Quest’ultima, un’area a maggioranza etnica armena, è stata recentemente sconfitta dall’Azerbaigian durante un’offensiva lampo.
Secondo il governo armeno, fino alle 8:00 del 26 settembre, circa 13.350 persone sono state costrette a lasciare il Nagorno-Karabakh e cercare rifugio in Armenia. La situazione sul territorio è diventata sempre più insostenibile e quindi le persone hanno deciso di sfuggire ai combattimenti per mettersi in salvo.
Le tensioni tra i due paesi si sono accentuate ulteriormente quando un deposito di carburante nel Nagorno-Karabakh è esploso ieri sera, causando la morte di 20 persone, secondo quanto riportato dai funzionari locali. Il governo separatista ha comunicato che sono stati trovati 13 corpi non identificati sul luogo dell’esplosione e altre sette persone sono decedute in ospedale.
I separatisti armeni hanno precedentemente segnalato oltre 200 feriti a causa dell’esplosione, che ha scatenato il panico e ha reso ancora più drammatica la situazione nella regione del Nagorno-Karabakh.
Le autorità armene stanno cercando di affrontare questa emergenza umanitaria, offrendo assistenza agli sfollati e fornendo loro alloggio temporaneo. Le associazioni umanitarie stanno fornendo cibo, acqua e medicinali alle persone colpite da questa crisi.
Il conflitto nel Nagorno-Karabakh continua a causare morte e distruzione, mettendo a rischio la vita di molte persone e destabilizzando ulteriormente la regione. È fondamentale che la comunità internazionale intervenga per porre fine a questa situazione di violenza e trovare una soluzione diplomatica che ponga fine a questa tragedia umanitaria.