Il Viminale contro i sindaci, polemica surreale sui migranti – Notizie – Buzznews

Un crescente conflitto si è sviluppato tra alcuni sindaci italiani e il ministero dell’Interno sulla gestione dell’accoglienza dei migranti da parte del Viminale. La polemica è stata definita “surreale” dal ministero dell’Interno, mentre alcune regioni a guida centrosinistra hanno ritardato gli interventi sul territorio, rifiutandosi di adottare lo stato di emergenza.

L’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) ha criticato la gestione dei minori non accompagnati e ha sostenuto che le amministrazioni locali non possono garantire il rispetto delle condizioni di legge. Inoltre, i sindaci appartenenti alla Lega Veneto si sono opposti agli hub e all’accoglienza diffusa.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha dichiarato che il governo non ha una strategia chiara sulla gestione dei migranti. Dal primo giugno al 18 agosto si sono registrati in Italia 55.318 sbarchi. L’hotspot di Lampedusa ospita ancora 2.427 migranti.

In risposta alla situazione, il Viminale ha annunciato interventi per accelerare il processo di rimpatrio dei migranti irregolari e ha proposto una redistribuzione anche in base all’estensione territoriale delle regioni. Attualmente, la Lombardia è la regione con il maggior numero di migranti in accoglienza, seguita dall’Emilia Romagna, Sicilia e Piemonte. Tuttavia, la nuova distribuzione potrebbe comportare il trasferimento di un maggior numero di migranti in territori con un’area più grande ma una densità abitativa più bassa.

Infine, è previsto un censimento nelle strutture di accoglienza straordinaria al fine di verificare quanti soggetti ancora soddisfano i requisiti per ottenere assistenza. Questa misura mira a garantire una gestione più efficace dell’accoglienza dei migranti in Italia.

READ  Buzznews - Amaro lucano. Perché nessuno salva i migranti? Con Augias, Cristini, Giannini, Pertici, Squeri, Speranza e Taurino. Poi Parrella e Santerini (integrale) - Repubblica TV

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *