Il pubblico ministero italiano ha detto che Salvini non dovrebbe essere processato nel caso Gregoretti Immigrati

ROMA (Reuters) – Un pubblico ministero ha detto sabato che il leader del partito della Lega di destra italiana Matteo Salvini non dovrebbe essere deferito a processo per detenzione illegale di immigrati in un caso pendente in un tribunale di Catania, in Sicilia.

Il caso degno di nota, che fu chiesto di testimoniare all’ex presidente del Consiglio Conte, è incentrato su un incidente avvenuto nel luglio 2019, quando Salvini, allora ministro dell’Interno, vietò per sei giorni a bordo di una nave della Guardia Costiera più di 100 persone a bordo di una nave della Guardia Costiera. Arrivano gli europei. Alleati per accettare di essere reinsediati.

I giudici hanno sostenuto che Salvini aveva rapito i migranti, non permettendo loro di sbarcare i Gregoretti ma tenendoli invece in mare nel caldo soffocante lontano da Porto Augusta.

Il procuratore Andrea Ponomo ha dichiarato sabato che l’ex ministro non dovrebbe essere perseguito, in quanto la sua decisione non violava i trattati internazionali e non è stata considerata un dirottamento, dato che la nave della guardia costiera era un cosiddetto luogo sicuro dove veniva fornita assistenza medica ai migranti. E supporto.

Intervenendo in un’udienza in tribunale, Buonomo ha aggiunto che il governo ha sostenuto la decisione e la politica di Salvini in generale, dato che la coalizione ha chiesto all’Europa di discutere un meccanismo diverso per la distribuzione dei migranti nel blocco.

Il giudice deciderà se procedere o meno con il processo il 14 maggio.

Salvini, a capo del partito Lega anti-immigrazione, aveva sempre sostenuto di agire nell’interesse nazionale e che l’intero governo appoggiava la sua iniziativa, cosa che Conte si opponeva.

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In un caso a parte, a Palermo, la Procura ha chiamato formalmente Salvini per incriminarlo con sequestro di persona per la sua decisione nell’agosto 2019 di impedire lo sbarco di migranti da un’altra nave, una nave di salvataggio gestita dall’ente benefico Open Arms.

La decisione finale sull’opportunità di procedere con il caso spetta a un giudice di alto rango.

(Preparato da Julia Segreti; Montaggio di Frances Kerry)

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