In un grande sollievo al Pakistan, il paese vicino è “solo a un passo” dall’essere rimosso dalla lista grigia del GAFI – il cane da guardia internazionale che monitora il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e altre minacce alle reti finanziarie globali – hanno detto alla CNN le sue principali fonti diplomatiche -Notizie18.
Fonti hanno affermato che è probabile che il Pakistan riceva una “visita sul campo” per uscire dalla lista grigia. È probabile che il gruppo di revisione della cooperazione internazionale (ICRG) della Financial Action Task Force (GAFI) visiti il Pakistan ad agosto, dato che il Paese ha soddisfatto più di 30 delle 34 condizioni stabilite dall’agenzia.
La lista grigia significa che il GAFI ha posto un paese sotto maggiore sorveglianza per verificare i progressi in materia di misure antiriciclaggio e finanziamento del terrorismo. La Grey List è anche conosciuta come la Growing Watch List.
Oltre a Pakistan, Siria, Turchia, Myanmar, Filippine, Sud Sudan, Uganda e Yemen, sono tra i 23 paesi nella lista grigia.
Nel giugno 2021, dopo la sessione plenaria, il GAFI ha sottolineato che il Pakistan doveva “indagare e perseguire” gli alti dirigenti dei gruppi terroristici designati dalle Nazioni Unite, tra cui il comandante Jaish Muhammad Masoud Azhar e il fondatore di Lashkar-e-Taiba Hafez Saeed. E il suo “comandante operativo” Zakior Rahman Lakhvi. L’agenzia ha concesso al Pakistan tempo fino a ottobre 2021 per soddisfare i restanti requisiti di conformità.
Di recente, il Pakistan sta facendo del suo meglio per rispettare tutte le agenzie internazionali, dato che il Paese sta affrontando un’instabilità economica e politica. Ad esempio, sono stati aumentati anche i prezzi delle materie prime, come voleva il FMI, il che nel lungo periodo rappresenterà un enorme impulso per l’economia.
Il Pakistan è nella lista grigia del GAFI da giugno 2018.
Il Gruppo d’azione finanziaria (GAFI) è stato istituito nel luglio 1989 dal vertice del G7 a Parigi, con l’obiettivo iniziale di studiare e sviluppare misure antiriciclaggio. Dopo gli attentati dell’11 settembre, il GAFI nell’ottobre 2001 ha ampliato il suo mandato per includere gli sforzi per combattere il finanziamento del terrorismo e nell’aprile 2012 ha aggiunto gli sforzi per combattere il finanziamento della proliferazione delle armi di distruzione di massa.
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