un introduzione
A seguito della proposta dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (“ACI”) sulle modifiche legislative a favore della concorrenza presentata il 23 marzo 2021, sinteticamente sintetizzata nella nostra precedente relazione Articolo – MerceIl 4 novembre il Governo italiano ha approvato l’annuale disegno di legge sulla concorrenza (di seguito il “Disegno”), che sarà poi inviato al Parlamento per l’adozione formale attraverso l’iter legislativo (generalmente questo richiede dai 6 ai 17 mesi).
Il disegno di legge conferma che sono in corso alcuni drastici cambiamenti nei poteri di contrasto del Dipartimento per l’immigrazione e la cittadinanza sia in materia di antitrust che di controllo delle fusioni, come la possibilità di segnalare alcune concentrazioni strategiche, la riforma delle soglie di fusione per banche e istituzioni finanziarie, e deposito. Procedure di regolamento, approvazione del test SIEC e approvazione di una presunzione confutabile di posizione dominante delle piattaforme digitali.
L’adozione del disegno di legge, sostenuta dall’importanza fondamentale attribuita al rafforzamento della concorrenza dal Presidente Mario Draghi e dal Piano nazionale per il recupero e la resilienza (PNRR), sta interferendo con alcuni settori economici come i servizi pubblici locali, i sistemi di trasporto, l’energia, i rifiuti gestione, tutela della salute e reti di comunicazione elettronica.
Rafforzare i poteri di applicazione dell’antitrust
Sono state apportate modifiche fondamentali al sistema di controllo dell’integrazione italiana al fine di garantire una maggiore coerenza con il quadro normativo dell’UE. sul principio:
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Anche transazioni che soddisfano solo Uno delle due soglie di legge o qualora il fatturato globale complessivo delle società partecipanti al focus superi i 5 miliardi di euro, le stesse rientreranno nell’ambito di applicazione della disciplina italiana sul controllo delle fusioni a condizione che fumare Sono presenti rischi anticoncorrenziali tangibili e il focus è stato implementato negli ultimi sei mesi. In tal caso, l’ACI può richiedere alle imprese di dare comunicazione entro 30 giorni.
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Saranno segnalate le joint venture cooperative che sono pienamente operative.
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Gli stessi criteri per il calcolo del relativo volume di scambi si applicheranno nel caso di banche e istituzioni finanziarie accreditate a livello comunitario anche in Italia.
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Trovare la posizione dominante non sarebbe necessario per vietare la concentrazione, sebbene la posizione dominante sarebbe ancora considerata la principale forma di comportamento anticoncorrenziale. Infatti, l’attuale test oggettivo per la revisione delle fusioni consistenti nel “stabilire o consolidare una posizione dominante nel mercato nazionale” sarà sostituito dal test “significativo ostacolo alla concorrenza effettiva” (SIEC), approvato a livello comunitario.
Inoltre, è previsto quanto segue:
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Un presupposto confutabile di dipendenza economica nei rapporti d’affari con una società che fornisce servizi di intermediazione per una piattaforma digitale, dove quest’ultima svolge un ruolo critico nel raggiungere utenti finali e/o fornitori, anche in termini di effetti di rete e/o disponibilità di dati.
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Stabilire una transazione nei procedimenti amministrativi condotti dall’autorità garante della concorrenza.
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Rafforzare i poteri dell’Amministrazione per l’immigrazione e la nazionalità per ottenere informazioni e documenti anche al di fuori delle procedure investigative formali, attribuendole il potere di imporre sanzioni amministrative in caso di rifiuto o ritardo nel fornire informazioni o documenti richiesti o in caso di fuorviante o incompleto informazione.
Misure per rimuovere le barriere all’ingresso di nuovi operatori nel settore delle concessioni
Il disegno di legge autorizza il governo a istituire un sistema informativo di indagine sulle concessioni di beni, al fine di migliorare la pubblicità e la trasparenza dei dati e delle informazioni chiave su tutti i rapporti di franchising. Inoltre, devono essere garantite procedure concorrenziali per quanto riguarda le concessioni di: (a) servizi portuali, (b) distribuzione di gas naturale e (c) grande energia idroelettrica. In quest’ultimo caso, l’iter di concessione dovrà iniziare entro il 31 dicembre 2022: oltre tale termine, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile incoraggerà l’esercizio dei poteri sostitutivi qualora le Regioni non adottino la relativa legge regionale.
Servizi pubblici locali e trasporti
Al governo è stata delegata anche la riorganizzazione del servizio pubblico locale, nonché la revisione del trasporto pubblico fuori orario, con l’allerta sulla necessità di considerare alcune funzionalità delle applicazioni web che utilizzano piattaforme tecnologiche per connettere passeggeri e autisti.
Sostenibilità Energetica e Ambientale
È stata inoltre potenziata l’implementazione delle stazioni di ricarica. In particolare, il disegno di legge stabilisce i criteri per la selezione degli operatori che saranno responsabili della realizzazione delle infrastrutture di ricarica elettrica da parte degli enti locali e dei concessionari autostradali affinché la selezione avvenga attraverso procedure concorsuali trasparenti e non discriminatorie.
sistemi di gestione dei rifiuti
Al fine di favorire un maggiore dinamismo competitivo nell’erogazione dei servizi di gestione dei rifiuti e per garantire gli obiettivi dell’economia circolare, il periodo minimo di accordi che le utenze non domestiche devono stipulare per la raccolta e il recupero dei propri rifiuti è ridotto da 5 a due anni. Inoltre, all’ARERA sono stati attribuiti specifici poteri normativi al fine di elevare gli standard di qualità per l’erogazione delle attività di smaltimento e recupero.
protezione della salute
Il disegno di legge interviene anche in campo sanitario:
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Facilitare l’accesso al sistema di accreditamento per le strutture sanitarie private e introdurre criteri dinamici per la verifica periodica delle strutture private convenzionate;
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Superare gli attuali stringenti requisiti dei grossisti di stoccare almeno il 90% dei farmaci con autorizzazione all’immissione in commercio, con uno standard flessibile in base alle esigenze regionali;
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rimozione delle barriere all’ingresso di medicinali generici sul mercato; abrogando la disposizione che subordina l’inclusione dei farmaci generici nell’inventario farmaceutico nazionale (ai fini del rimborso da parte del Sistema Sanitario Nazionale) alla scadenza di un brevetto o di un certificato integrativo di protezione per i medicinali di riferimento;
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Incentivare le aziende farmaceutiche a fissare un prezzo di rimborso (mediante trattativa con AIFA), purché in caso di fermo si applichi la compatibilità con il prezzo più basso.
reti di comunicazione elettronica
Per quanto riguarda l’implementazione della prossima generazione di infrastrutture, il disegno di legge afferma che: (1) condizioni più rigorose per giustificare la negazione dell’accesso all’infrastruttura fisica esistente; (ii) impegni di coordinamento tra gestori dell’infrastruttura fisica e operatori di rete per la realizzazione di reti di telecomunicazioni ad alta velocità; (3) il requisito che gli operatori di servizi di telefonia e comunicazione elettronica ottengano il consenso espresso per tutti i servizi in abbonamento offerti da loro e da terzi.
Prossimi passi
Nella sua versione attuale, il disegno di legge trasmette in gran parte le proposte dell’International Council of Medicine. Mentre resta da vedere se qualcuna di queste disposizioni alla fine si trasformerà in legge, è probabile che si stia avvicinando una riforma epocale del diritto della concorrenza italiano.
Questo momento di riforma sarà ulteriormente arricchito dalle azioni che il legislatore italiano intraprenderà nei prossimi mesi al fine di attuare Direttiva (UE) 2019/1, noto come “ECN+”, con l’obiettivo di armonizzare ulteriormente gli strumenti ei poteri a disposizione delle autorità garanti della concorrenza negli Stati membri, compresa l’ACI, e consentire loro di esercitare un’azione più efficace.
La direttiva è stata pubblicata il 14 gennaio 2019 ed è entrata in vigore il 3 febbraio 2019. Il processo di attuazione in Italia, che avrebbe dovuto svolgersi entro il 4 febbraio 2021, è ancora in corso. agosto 2021 ultimo a Progetto Decreto Legislativo È stato presentato dal governo italiano al Parlamento e la sua adozione definitiva è prevista nel corso del 2022. Questo ulteriore insieme di disposizioni rafforzerà i poteri investigativi e sanzionatori dell’ACI, come, ad esempio, la nuova autorità di “ispezione domiciliare” oltre a l’autorità esistente per la ricerca di locali; sanzioni periodiche in aggiunta all’attuale sistema di sanzioni forfetarie; E un nuovo sistema di sanzioni pecuniarie per i privati.