I soccorritori hanno ripreso lunedì le ricerche dei sopravvissuti dopo che una valanga provocata dal crollo del più grande ghiacciaio delle Alpi italiane ha ucciso almeno sei persone e ferito altre otto. Molti alpinisti sono ancora dispersi.
Le autorità hanno affermato di non sapere quanti alpinisti sono rimasti feriti domenica quando il ghiacciaio è crollato alla Marmolada, la montagna più alta delle Dolomiti italiane.
Il disastro è avvenuto un giorno dopo che è stato registrato un aumento record della temperatura di 10 gradi Celsius nella parte superiore del ghiacciaio.
“Un torrente di neve, ghiaccio e rocce si è abbattuto sulla strada di accesso in un momento in cui c’erano molte feste serrate, alcune delle quali sono state spazzate via”, ha detto all’Afp la portavoce dei servizi di emergenza Michela Canova.
Ha aggiunto che sei persone sono state confermate morte e otto ferite, mentre “il numero totale degli alpinisti coinvolti non è ancora noto”.
Due dei feriti sono stati trasportati all’ospedale di Belluno, un altro in condizioni più gravi è stato portato a Treviso e cinque a Trento.
Non sono state specificate le nazionalità delle vittime, ma i media italiani hanno riferito che tra loro c’erano cittadini stranieri.
Le squadre di soccorso alpino hanno attivato un numero verde per le persone per segnalare amici o parenti che non sono rientrati da una gita sul ghiacciaio.
Diversi elicotteri sono stati coinvolti nell’operazione di salvataggio iniziale, ma la ricerca dei sopravvissuti è stata interrotta al calar della notte e riprenderà all’inizio di lunedì.
Il Primo Ministro italiano Mario Draghi su Twitter ha espresso le sue “sincere condoglianze” alle vittime e alle loro famiglie.
Un fiume di neve e rocce
Le immagini scattate da un rifugio vicino all’incidente mostrano un fiume di neve e rocce che scorre giù dalla montagna in un fragoroso caos.
Altri filmati ripresi dai turisti sui loro telefoni cellulari hanno mostrato la valanga grigia che spazzava via tutto ciò che incontrava sul suo cammino.
La squadra di soccorso alpino ha pubblicato le immagini che mostrano soccorritori ed elicotteri sul posto per trasportare le vittime dalla valle al villaggio di Kanazi.
Il loro compito è reso più difficile dal fatto che i cadaveri sono intrappolati sotto uno strato di ghiaccio e rocce.
Un team di psicologi è pronto a supportare i parenti delle vittime. La Procura della Repubblica di Trento ha aperto un’indagine per accertare le cause della tragedia.
Sono previste altre valanghe
Citando esperti di Corriere della Sera Un quotidiano ha detto che temevano più valanghe.
Il ghiacciaio specialista Renato Colucci ha detto all’agenzia AGI italiana che questo fenomeno “deve essere ripetuto”, perché “le temperature alle altitudini alpine da settimane sono state ben al di sopra dei valori normali”.
Ha aggiunto che le recenti temperature calde hanno prodotto una grande quantità di acqua dallo scioglimento dei ghiacciai che si erano accumulati sul fondo della massa di ghiaccio e ne hanno causato il collasso.
Il ghiacciaio della Marmolada è il più grande ghiacciaio delle Dolomiti, che fa parte delle Alpi italiane e si trova sulla parete nord della Marmolada.
Il ghiacciaio, soprannominato la “Regina delle Dolomiti”, alimenta il fiume Avicio e si affaccia sul Lago Vidaia nella provincia autonoma italiana di Trento.