L’esercito israeliano ha lanciato l’attacco finale contro Khan Yunis, roccaforte di Hamas nel sud della Striscia di Gaza. Le operazioni militari si stanno intensificando, con le unità speciali e i commando della 98/a divisione che combattono per dare la caccia ai terroristi. Il leader di Hamas Yahya Sinwar e il capo delle Brigate al Qassam, Mohammed Deif, sono tra i principali obiettivi. Sinwar sembra essersi nascosto nei tunnel sotto Gaza, ma il premier Benyamin Netanyahu è determinato a catturarlo.
Gli Stati Uniti ribadiscono che non è il momento per un nuovo cessate il fuoco, in quanto potrebbe rafforzare Hamas e validare gli attacchi del 7 ottobre. Sarà necessario fino a un mese di pressione militare su Hamas prima di poter raggiungere una nuova finestra per una tregua e il rilascio dei prigionieri. Le operazioni militari dovranno continuare sia nel nord che nel sud della Striscia per raggiungere questo obiettivo.
L’esercito ha scoperto un deposito di armi nel nord, definendolo uno dei maggiori di Hamas. Netanyahu ribadisce che l’Autorità nazionale palestinese non controllerà Gaza dopo la fine di Hamas. Hezbollah al nord rivendica 11 attacchi dal territorio libanese, che diventa il secondo fronte del conflitto. Israele ha intenzione di “rimuovere” gli alleati dell’Iran in Libano e agirà con tutti i mezzi a sua disposizione, inclusi quelli militari. Nel frattempo, Israele ha dato il via ai piani per nuove case a Gerusalemme est e continua la pressione sul Qatar per far visitare gli ostaggi dalla Croce Rossa.