Guerra a Gaza: Corpo di ostaggio trovato vicino a Shifa

L’esercito israeliano ha portato a termine con successo due attacchi contro infrastrutture sotterranee a Gaza, riuscendo a colpire alcune importanti personalità del gruppo Hamas che si nascondevano in questi luoghi. Le operazioni militari sono state condotte in modo preciso e mirato, dimostrando la determinazione delle forze di difesa israeliane nell’affrontare le minacce provenienti da Gaza.

Secondo quanto rivelato dal portavoce militare, Daniel Hagari, il primo attacco ha preso di mira Ahmed Ghandor, un comandante di brigata di Hamas, e Ayman Syam, un responsabile del progetto di missili. Grazie all’intelligence accurata, l’esercito israeliano è stato in grado di individuare la loro posizione e neutralizzarli efficacemente.

Nel secondo attacco, invece, sono stati presi di mira Rawhi Mushta e Samekh al-Saraj, individui vicini al leader locale di Hamas, Yihya Sinwar. Inoltre, l’attacco ha anche colpito Issam Dalis, primo ministro di Hamas a Gaza. Questo dimostra l’approccio strategico dell’esercito israeliano nel contrastare le figure di spicco del gruppo terroristico.

Hagari ha sottolineato che l’effetto delle deflagrazioni è stato devastante e ha causato danni significativi alle infrastrutture sotterranee di Hamas. Inoltre, ha rivelato che Hamas ha preferito mantenere segreta la situazione fino ad oggi, segno evidente del successo delle operazioni militari.

“Questi attacchi dimostrano il nostro impegno nel garantire la sicurezza nel territorio di Israele e nell’affrontare le minacce che provengono da Gaza”, ha dichiarato Hagari. “Siamo determinati a proteggere i nostri cittadini e a prevenire ulteriori atti di terrorismo da parte di Hamas”, ha concluso.

L’esercito israeliano si impegna costantemente a difendere il paese dai gruppi terroristici presenti nella regione, come dimostrano questi recenti attacchi riusciti. Queste operazioni rappresentano un passo avanti nell’affrontare le minacce provenienti da Gaza e dimostrano la ferma volontà di Israele nel proteggere la sua popolazione.

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