Gli attivisti per il clima versano carbone nella famosa fontana di Roma e dicono “il futuro è nero”

In uno spettacolo di protesta contro il cambiamento climatico, sabato un gruppo di attivisti italiani per il clima ha scaricato un “liquido di carbone annerito” nella famosa Fontana dei Quattro Fiume di Roma.

Manifestanti alla Fontana dei Quattro Fiumi in Piazza Navona a Roma (Ultima-Genazione)

La Fontana del Fiume, meglio conosciuta come la Fontana dei Quattro Fiumi, fu costruita nel 1651 dall’artista italiano Gian Lorenzo Bernini nella famosa Piazza Navona di Roma.

Ultima Generazione, o gruppo di ultima generazione, associato alla campagna “NOI NON PAGHIAMO I FOSSILI” e dietro la protesta, Egli ha detto In una dichiarazione, “Il nostro futuro è nero come queste acque: senza acqua non c’è vita”.

“Ci aspettano anni difficili, ma se non eliminiamo immediatamente le emissioni, saranno orribili”, ha aggiunto la dichiarazione.

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Perché hanno scelto la fontana dei quattro fiumi?

La Fontana dei Quattro Fiumi presenta statue raffiguranti i quattro fiumi principali della Terra, uno per ogni continente conosciuto all’epoca: il Danubio, il Gange, il Nilo e il Río de la Plata.

Gli attivisti affermano che le prime civiltà sono sorte lungo i fiumi perché l’acqua è un requisito per la vita umana e rende la terra fertile e coltivabile.

Tuttavia, protestano che l’attuale crisi climatica, caratterizzata da ondate di caldo, siccità prolungate e gravi disastri, minaccia questo equilibrio, che ha permesso e continua a consentire a tutti noi di vivere.

Gli attivisti per il clima affermano che il governo continua a utilizzare i soldi dei contribuenti per sovvenzionare il settore dei combustibili fossili invece di agire per preservare i raccolti, l’economia e, soprattutto, la popolazione.

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La polizia ha effettuato degli arresti e il governo italiano ha condannato la protesta

I membri del gruppo sono stati arrestati e ora sono accusati di aver deturpato un monumento pubblico. secondo alla CNN.

La CNN ha riferito che il ministro della Cultura italiano Gennaro Sangiuliano ha criticato la protesta degli attivisti e ha affermato che i colpevoli dovrebbero “pagare i loro soldi di tasca propria”.

Lo stesso gruppo ha tenuto proteste in altri siti storici italiani, tra cui la Fontana della Barcacia nel centro di Roma, dove il mese scorso hanno versato un liquido scuro.

Il ministro italiano ha definito il gruppo “vandali ambientali”, e ha proseguito: “Dobbiamo registrare un’altra mutilazione che mette in pericolo la bellezza di una delle famose opere d’arte del nostro Paese”.

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