Giovanna Mezzogiorno ha debuttato nella regia con il cortometraggio “Unfitting” alla Festa di Roma, che parla di bullismo digitale e dittatura estetica. Il corto racconta l’emarginazione che l’attrice ha subito a causa del suo aumento di peso dopo la gravidanza dei suoi gemelli. La protagonista del corto è Carolina Crescentini, nel ruolo di un’attrice ostracizzata per via del suo aumento di peso. Il corto rappresenta la rivincita di Giovanna contro chi l’aveva messa da parte a causa dei suoi chili in più.
Giovanna ha deciso di dimagrire per via delle pressioni dell’ambiente e della società, ma ammette che è stata una debolezza di cui si pente. Non si aspettava che il cinema le voltasse le spalle, ma si è lasciata influenzare dalle sue condizioni fisiche al momento. Non ha ricevuto sostegno da nessuno, nemmeno da un attore che considerava un fratello, e le altre donne sono state più crudeli degli uomini. Le donne non hanno fatto ancora passi avanti per liberarsi dalle imposizioni della società e sono schiave della dittatura estetica.
Nel corto, Giovanna non fa nomi, ma conosce chi l’ha derisa e offesa e potrebbe cambiar idea in futuro. I suoi figli hanno visto il corto per insegnare loro che non devono fare commenti sul fisico delle ragazze. La forza di Giovanna per ricominciare è il suo spirito di resistenza che l’ha salvata in tutte le prove difficili della vita. Nel corto ci sono momenti di ironia perché anche nei momenti più duri non bisogna piangersi addosso.
Giovanna Mezzogiorno, nota attrice italiana, ha deciso di sperimentare un nuovo ruolo dietro la macchina da presa e ha debuttato alla Festa di Roma con il suo primo cortometraggio intitolato “Unfitting”. Quest’opera affronta tematiche come il bullismo digitale e la dittatura estetica, unendole alla storia di emarginazione vissuta personalmente dall’attrice a causa del suo aumento di peso dopo la gravidanza dei suoi gemelli.
La protagonista del corto è Carolina Crescentini, un’attrice che viene ostracizzata a causa del suo aumento di peso. Questo cortometraggio rappresenta anche una sorta di vendetta personale per Giovanna Mezzogiorno, che vuole mettere in luce il trattamento crudele che ha subito da coloro che l’hanno messa da parte a causa dei chili in più.
La motivazione che ha spinto Giovanna ad intraprendere una dieta e cercare di dimagrire non è stata solo legata alle pressioni dell’ambiente e della società, ma anche ad una sorta di debolezza che l’attrice ammette di provare rimpianto per aver avuto. Sebbene non si aspettasse di essere abbandonata dal mondo del cinema, Giovanna ammette che si è lasciata influenzare troppo dalle sue condizioni fisiche al momento.
Nel suo percorso di dimagrimento, l’attrice non ha ricevuto supporto da nessuno, nemmeno da un attore che considerava un fratello. E ha notato che sono state le donne ad essere più crudeli degli uomini, rivelando come ancora oggi non si siano fatti passi avanti sufficienti per liberarsi dalle imposizioni estetiche della società. Quest’esperienza, raccontata nel cortometraggio “Unfitting”, ha suscitato in Giovanna il desiderio di non fare nomi, ma di conoscere chi l’ha derisa e offesa, lasciandole aperta la possibilità di cambiare idea in futuro.
Giovanna ha voluto far vedere il suo cortometraggio ai suoi figli per insegnare loro l’importanza di non fare commenti sul fisico delle altre persone, cercando di combattere questa mentalità sbagliata fin dalla giovane età. La forza che ha permesso a Giovanna di ricominciare dopo questa esperienza di mostruosa emarginazione è il suo spirito di resistenza, che l’ha salvata in tutte le prove difficili della vita. Nel corto, che affronta tematiche pesanti come il bullismo e la dittatura estetica, sono presenti momenti di ironia per ricordare che, anche nei momenti più bui, non bisogna lasciarsi abbattere dall’autocommiserazione.