Israele sta valutando la possibilità di utilizzare un’insolita tattica per contrastare i combattenti di Hamas nella Striscia di Gaza: l’allagamento dei loro tunnel sotterranei. Il paese ha assemblato un sistema di grandi pompe che potrebbero rivelarsi un’arma efficace contro gli avversari.
L’obiettivo dell’allagamento dei tunnel è cacciare i combattenti di Hamas dai loro rifugi sotterranei, privandoli di una base operativa strategica. Tuttavia, questa strategia potrebbe comportare anche conseguenze negative per l’approvvigionamento idrico di Gaza.
Le Forze di Difesa israeliane hanno installato le pompe per l’acqua di mare a nord del campo profughi di Al-Shati, pronte ad essere utilizzate per allagare i tunnel. Ogni pompa ha la capacità di attingere acqua dal Mar Mediterraneo e potrebbe inondare i tunnel in poche settimane.
Israele ha presentato questo piano agli Stati Uniti e attualmente si stanno svolgendo discussioni per valutare la sua fattibilità e il possibile impatto ambientale. Non ci sono decisioni definitive sul progetto da parte di Israele al momento, ma l’uso di questa tattica potrebbe portare a importanti cambiamenti sul campo di battaglia nella Striscia di Gaza.
L’allagamento dei tunnel sarebbe considerato come un’arma non convenzionale nel conflitto tra Israele e Hamas e potrebbe aprire la strada a nuove strategie militari in futuro. Tuttavia, molti temono che questa tattica possa aggravare la già precaria situazione idrica a Gaza, dove le risorse sono scarse.
È ancora presto per dire se l’allagamento dei tunnel si realizzerà effettivamente, ma è sicuramente un’idea di grande rilevanza che potrebbe rivoluzionare il modo in cui viene condotta la guerra nella regione. Restiamo in attesa di conoscere gli sviluppi futuri di questa strategia e del suo impatto sul conflitto tra Israele e Hamas.