Gabriel Attal, il primo ministro francese, ha deciso di aprire al dialogo con gli agricoltori in rivolta e ha promesso di rinunciare ai tagli agli incentivi sul gasolio. Questa mossa arriva in seguito a una protesta degli agricoltori che ha bloccato diverse città e autostrade del paese. Nonostante il rallentamento delle proteste, alcuni sindacati invitano ancora i manifestanti a “rientrare a casa”. Tuttavia, il leader del sindacato agricolo più grande, Arnaud Rousseau, ha invitato i membri a continuare con la protesta nonostante gli annunci del premier. Secondo i sindacati, oltre 72.000 agricoltori si sono mobilitati in più di 85 dipartimenti del paese, portando 41.000 trattori sulle strade. La protesta mira a mettere pressione sul governo, accusato di non fare abbastanza per aiutare gli agricoltori. Attal ha annunciato una serie di misure per affrontare le preoccupazioni degli agricoltori, inclusa una semplificazione delle normative e la rinuncia ai tagli fiscali sul gasolio per uso agricolo. Inoltre, ha promesso sanzioni pesanti per le aziende che violano le leggi a protezione del reddito degli agricoltori. Il premier ha anche ribadito l’opposizione di Parigi a ratificare il trattato di libero scambio tra l’Unione Europea e i Paesi del Mercosur. Infine, sono stati annunciati 50 milioni di euro per il settore biologico e aiuti per gli agricoltori colpiti dalla tempesta Ciaran e per la viticoltura. Queste misure sono state introdotte come parte dell’impegno del governo a sostenere il settore agricolo e rispondere alle richieste degli agricoltori in protesta.