Forte scossa di terremoto ai Campi Flegrei: magnitudo di 3.6 gradi, lo sciame sismico non si arresta

Una scossa di terremoto di 3.6 gradi della scala Richter ha colpito i Campi Flegrei alle 12:36 di lunedì 16 ottobre. L’epicentro si trova nella zona della Solfatara, fino a Fuorigrotta e Posillipo nel lato di Napoli e a Quarto e Bacoli sul versante dell’area puteolana. La scossa, che si è verificata a una profondità di 2 chilometri, è stata avvertita chiaramente in diverse città come Pozzuoli, Quarto, Bacoli, Monte di Procida, Marano di Napoli, Calvizzano e Napoli, ma anche in comuni più distanti come Qualiano, Mugnano di Napoli, Villaricca e Casavatore.

A seguito del terremoto, molte persone hanno deciso di abbandonare le proprie case e posti di lavoro per rifugiarsi per strada. Le lezioni sono state sospese in diversi istituti scolastici e i bambini sono stati guidati in aree sicure. Negli ultimi giorni, il territorio dei Campi Flegrei ha subito diverse scosse di terremoto, con magnitudo compresa tra 2.1 e 4.0. Per questa ragione, la protezione civile ha emanato diverse allerte per i comuni dell’area. Bacoli, Monte di Procida, Giugliano in Campania, Pozzuoli, Quarto e l’area sud-ovest di Napoli sono stati posti in allerta rossa, mentre Marano di Napoli e l’area nord-est di Napoli sono stati posti in allerta gialla.

Gli esperti sottolineano che i Campi Flegrei sono su un vulcano attivo e che è impossibile che si spengano. Il bradisismo flegreo è un fenomeno di lento e periodico movimento del suolo, che comporta una lunga serie di scosse sismiche a bassa intensità, causato dall’attività vulcanica nell’area. Le principali criticità correlate ai Campi Flegrei sono l’attività sismica, il rischio di eruzioni vulcaniche e il rischio di esplosioni freatiche.

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