FMI taglia le stime del PIL italiano: solo +0,7% nel 2023 e nel 2024

Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al ribasso le previsioni sul PIL italiano per gli anni 2023 e 2024. La frenata economica dell’Italia fa parte di un rallentamento globale dell’economia che sta coinvolgendo diversi Paesi.

Secondo le nuove previsioni del FMI, nel 2022 il PIL italiano crescerà solo dello 0,7%, con un taglio delle previsioni rispetto al mese di luglio. Anche nel 2024 si prevede una crescita dello 0,7%, con una riduzione delle stime precedenti.

Un allarme è stato lanciato anche dalla Banca d’Italia riguardo al rapporto debito/PIL, che rimane troppo alto e rende il Paese vulnerabile. Secondo il FMI, il debito pubblico italiano sarà del 143,7% nel 2022, scendendo al 140,1% nel 2028. Il deficit, invece, sarà del 5% quest’anno e scenderà al 4% il prossimo anno.

Anche nell’area dell’euro si prevede un rallentamento della crescita, passando dal 3,5% nel 2022 allo 0,7% nel 2023. In particolare, la Germania, che rappresenta un terzo del PIL dell’area euro, prevede una recessione nel 2023 seguita da un rimbalzo nel 2024. La Francia, invece, prevede una crescita dello 1% quest’anno e stabile al 1,3% nel 2024.

A livello globale, si prevede un rallentamento della crescita economica dal 3,5% nel 2022 al 2,9% nel 2024. Secondo il capo ufficio studi dell’FMI, le conseguenze economiche del conflitto in Israele e nella striscia di Gaza sono ancora difficili da valutare. Tuttavia, si spera in una rapida soluzione del conflitto per mitigare l’impatto negativo sull’economia mondiale.

Sono quindi necessarie misure attente per affrontare la situazione economica attuale, con particolare attenzione al rapporto debito/PIL e al deficit. Si spera che una rapida risoluzione dei conflitti internazionali possa contribuire a una ripresa economica stabile.

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