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L’Unione Europea inserisce nella lista nera Abramovich e prende di mira i settori dell’energia e del welfare con nuove sanzioni russe

BRUXELLES (Reuters) – L’Unione Europea ha lanciato martedì una nuova serie di sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina, tra cui il divieto di investimenti nel settore energetico russo, esportazioni di beni di lusso a Mosca e importazioni di prodotti siderurgici dalla Russia.

Le sanzioni hanno anche congelato i beni di più uomini d’affari che sostengono lo stato russo, tra cui il proprietario del Chelsea Football Club Roman Abramovich e il capo del canale televisivo statale russo uno Konstantin Ernst, che sono stati aggiunti a una lista nera che include già dozzine di ricchi russi.

Le ultime sanzioni arrivano sulla scia di tre round di misure punitive che includevano il congelamento dei beni della Banca centrale russa, l’esclusione di alcune banche russe e bielorusse dal sistema SWIFT e il congelamento dei beni di oligarchi e politici di alto livello, incluso il presidente russo Vladimir Putin . e il ministro degli Esteri Sergei Lavrov.

La Commissione europea ha affermato che le sanzioni includevano “un divieto di vasta portata di nuovi investimenti nel settore energetico russo”.

Le misure riguarderanno le principali compagnie petrolifere russe Rosneft, Transneft e Gazprom Neft, che saranno soggette a divieti di transazione, ma i membri dell’UE potranno comunque acquistare petrolio e gas da loro.

Saranno inoltre vietati gli investimenti in progetti energetici in Russia gestiti da altre società russe, incluso il gigante del gas Gazprom.

Il funzionario ha affermato che il divieto di investimento si applica all’intero settore energetico, ad eccezione del nucleare, perché alcuni paesi dell’UE fanno ancora affidamento sulla tecnologia fornita da Mosca per i reattori russi sul loro suolo. Le esportazioni russe di molti metalli grezzi, inclusi combustibili fossili e palladio, sono ancora possibili.

Ci sarà anche il divieto assoluto di transazioni con alcune società statali russe legate al complesso militare-industriale del Cremlino.

L’UE sta cercando di promuovere lo scambio di informazioni tra i paesi dell’UE per facilitare gli espropri, perché alcuni membri hanno personale limitato e potrebbero anche mancare di volontà politica.

Si stima che il divieto di importazione di acciaio russo riguarderà prodotti per un valore di 3,3 miliardi di euro (3,6 miliardi di dollari).

Inoltre, le società dell’UE non potranno esportare in Russia beni di lusso di valore superiore a 300 euro. Saranno vietate anche le esportazioni di auto che superano i 50.000 euro.

Un funzionario dell’UE ha affermato che l’UE è in trattative avanzate con Washington per adottare misure simili da parte degli Stati Uniti, che includono le più grandi agenzie del mondo, “altrimenti questa azione avrà scarso effetto”.

L’UE ha anche accettato di privare la Russia del suo status commerciale di “nazione più favorita”, aprendo la porta a dazi punitivi sulle merci russe o a un divieto totale di importazione.

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Elma Zito

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