Crisi ucraina e inflazione pesano sull’economia italiana: Istat

ROMA, 11 lug. (Xinhua) – Il principale ente statistico del Paese ha affermato lunedì che l’attuale crisi in Ucraina ha continuato a incidere negativamente sulla situazione economica dell’Italia.

L’Istituto nazionale di statistica (Istat) ha affermato nel suo aggiornamento mensile sull’andamento economico che c’è “un’elevata incertezza associata al conflitto tra Russia e Ucraina” insieme a pressioni inflazionistiche e un cambiamento nella politica monetaria nell’eurozona.

La crisi in Ucraina è vista come un contributo ad aumentare la crisi energetica che ha avuto un impatto negativo su altre parti dell’economia, compresi la produzione industriale e i trasporti.

L’istituto ha anche preso atto degli annunci della Banca centrale europea che intende aumentare i tassi di interesse questo mese e settembre e almeno interrompere temporaneamente il suo sostegno economico alla vendita di obbligazioni nazionali.

L’Istat ha dichiarato che il suo indice destagionalizzato della fase di ripresa post-pandemia della produzione industriale iniziata a gennaio è “messo in pausa” a maggio, pur rimanendo al di sopra dei livelli del 2021.

Ha aggiunto che la fiducia delle famiglie stava “peggiorando” a causa del comportamento dei consumatori in un mercato del lavoro debole.

L’Istat ha affermato che l’aumento dei costi di giugno ha mostrato una “nuova ampia accelerazione in tutte le componenti”, rilevando che mentre la differenza tra il tasso di inflazione italiano e la media dell’eurozona nel suo insieme si stava restringendo, è rimasta negativa.

“Sembra che le prospettive di crescita per i prossimi mesi siano influenzate negativamente dal perdurare della fase di inflazione, dal deterioramento della bilancia commerciale e dal calo della fiducia delle famiglie”, ha affermato l’istituto.

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In una nota positiva, tuttavia, l’istituto ha affermato che il sentimento aziendale ha continuato a migliorare, con le vendite al dettaglio in crescita dell’1,9% in valore e dell’1,5% in volume a maggio rispetto ad aprile.

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