Scattano controlli negli aeroporti in Italia per prevenire la diffusione della Dengue
In risposta all’allarmante aumento dei casi di Dengue in Brasile e Argentina, l’Italia ha aumentato i controlli negli aeroporti del paese per prevenire la diffusione della malattia. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha avvertito che i contagi di Dengue sono in aumento a livello globale, rendendo necessario un maggiore monitoraggio e controllo negli aeroporti internazionali.
I viaggiatori che arrivano da paesi a rischio sono invitati a controllarsi per eventuali sintomi di Dengue e a segnalare immediatamente qualsiasi sintomo alle autorità sanitarie locali. L’aeroporto di Fiumicino ha innalzato il livello di vigilanza per i voli provenienti da paesi colpiti dalla Dengue.
Sono state adottate misure adeguate per garantire la disinfezione degli aerei e la sorveglianza sanitaria al fine di prevenire la diffusione del virus. La zanzara Aedes aegypti, vettore del virus Zika e Dengue, non è presente in Italia, ma ciò non esclude completamente la possibilità di casi importati.
L’epidemia di febbre Dengue non sembra diminuire e nel 2023 sono stati registrati oltre 5 milioni di casi in tutto il mondo. Solo nel mese di gennaio di quest’anno già sono stati registrati 600.000 contagi. La maggior parte dei casi si è verificata nel Sud America, con il Brasile come principale paese colpito. Tuttavia, sono stati segnalati aumenti significativi dei casi anche in Bangladesh, Burkina Faso e Vietnam.
Anche l’Europa non è immune alla Dengue, con casi sporadici registrati in Italia, Francia e Spagna. Tuttavia, la trasmissione autoctona della Dengue in Italia è rara e la maggior parte dei casi è importata da viaggiatori provenienti da paesi a rischio.
Viene fortemente consigliata la prudenza per coloro che si recano in paesi a rischio e si raccomanda di segnalare eventuali sintomi al ritorno. Non esistono terapie specifiche per la Dengue, ma esistono vaccini che possono essere presi in considerazione per coloro che vivono in aree endemiche o che viaggiano in queste zone. Tuttavia, non vi è indicazione per vaccinare l’intera popolazione.