L’amministratore delegato della società appaltatrice italiana Bonatti, Andrea Colombo, ha affermato che la Libia è un mercato promettente per le aziende italiane che operano nella catena di approvvigionamento di petrolio e gas onshore, osservando che la Libia è probabilmente più promettente dell’Egitto per le aziende italiane in questo campo. .
Colombo ha dichiarato all’agenzia di stampa italiana “Nova” che l’Egitto ha buone compagnie statali locali come la Petrojet, che ha il monopolio delle costruzioni di terra, mentre si affida a società internazionali nei lavori di costruzione marittima, mentre il sistema industriale libico è ancora nella sua fase iniziale. Potrebbe essere più promettente.
Ha sottolineato che l’accordo sul gas da 8 miliardi di dollari firmato il 28 gennaio a Tripoli tra Eni e la Libyan National Oil Corporation, alla presenza del Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, potrebbe servire da sbocco per altri marchi del “Made in Italy”, dicendo che non mollava Bonatti mai sulla Libia.
Ha aggiunto: “I nostri contratti sono già aumentati di 3 volte, e siamo ancora ai margini per cogliere eventuali nuove opportunità derivanti dagli accordi sul gas firmati tra la Libyan National Oil Corporation ed Eni. La presenza di Bonatti in Libia è stata costante negli anni. Questo fatto non è stato riconosciuto dal regime precedente, siamo stati sempre in Libia anche durante la guerra». disse Colombo.