Commercianti e artigiani chiedono una flat tax per contribuenti aderenti al concordato preventivo biennale
Una proposta insolita è stata avanzata dai commercianti e artigiani italiani al viceministro dell’Economia Maurizio Leo: chiedono l’implementazione di una flat tax per tutti i contribuenti che aderiscono al concordato preventivo biennale. Questa richiesta è stata annunciata dai rappresentanti del commercio e dell’artigianato e verrà ufficialmente recapitata a Leo.
Il concordato preventivo biennale permette alle piccole imprese e ai lavoratori autonomi di calcolare un reddito ipotetico, su cui baseranno il pagamento delle tasse nei due anni successivi. Questo accordo è esteso sia ai lavoratori autonomi con regime forfetario al 15% che a coloro soggetti all’Isa.
Inoltre, c’è la proposta di consentire ai probabili evasori di uscire dall’Irpef per incentivare l’accettazione della proposta fiscale. Tuttavia, Maurizio Leo ha smentito che il concordato favorisca gli evasori, dichiarando che è un vantaggio per tutti i contribuenti.
Un’altra proposta emersa è quella di ridurre dal 50% al 30% il calo di reddito rispetto a quello oggetto del concordato, al fine di permettere ai contribuenti di uscire dall’accordo se non è più conveniente per loro.
La flat tax è un sistema fiscale non progressivo che prevede un’aliquota fisssa, indipendentemente dal reddito. Resta da vedere se la proposta dei commercianti e artigiani italiani sarà accolta positivamente dal governo italiano.