Come giocherà l’Italia di Roberto Mancini?

Manca pochissimo all’inizio degli Europei di Calcio, che verranno in parte giocati anche in Italia, e cresce l’interesse dei tifosi nei confronti di una competizione che non vede la Nazionale vincitrice dal 1968, da quando gli azzurri guidati da Riva e Anastasi riuscirono a battere in finale la Jugoslavia portando a casa il primo e unico titolo continentale della nostra storia. Anche in quell’occasione Roma fu la sede della rassegna continentale e chissà che l’aria capitolina non possa portare bene alla squadra di Roberto Mancini, le cui scelte restano al centro del dibattito.

Le scelte del C.T. Roberto Mancini

La prima apparizione sulla panchina azzurra di Roberto Mancini risale al 14 maggio 2018, quando il tecnico di Jesi subentrò a Gigi Di Biagio come C.T. della Nazionale maggiore nella partita vinta 2-0 contro l’Arabia Saudita. Sin dalla prima gara, Mancini ha dimostrato di avere le idee chiare e i risultati non sono tardati ad arrivare. Sono ben 27 i risultati consecutivi della squadra azzurra e nelle ultime otto partite sono arrivate ben otto vittorie. I numeri, come al solito, se non dicono tutto, dicono molto e ci raccontano di una squadra che sta vivendo un ottimo periodo di forma, che ha dimostrato di potersela giocare contro ogni avversario e che, soprattutto, anche senza avere dei fenomeni a disposizione, secondo le scommesse europei 2021, si presenta alla rassegna continentale come una delle squadre da battere. Nelle ultime uscite, sia in amichevole che nelle gare valevoli per le qualificazioni ai prossimi Mondiali di Qatar 2022, Mancini si è affidato al solito 4-3-3 con il tridente formato da Insigne, Immobile e Berardi che continua a dare ampie garanzie sia in fase di impostazione della manovra, sia in fase realizzativa che in fase di ripiegamento difensivo.

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La fase difensiva resta fondamentale

Proprio la fase difensiva dell’Italia continua a essere uno dei punti di forza del gruppo azzurro, con Donnarumma che non subisce goal da ben otto partite consecutive anche e soprattutto grazie ai meccanismi di squadra che fanno della difesa azzurra la meno battuta tra le selezioni che prenderanno parte agli Europei. Sia Insigne che Berardi stanno riuscendo ad abbinare alla loro innata tecnica una condizione fisica invidiabile che permette loro di essere subito pronti a rientrare in fase di non possesso andando a formare di fatto un 4-5-1 che offre stabilità anche al reparto di centrocampo e a quello difensivo. La squadra di Mancini continua a dimostrare di aver trovato la quadra e di giocare da squadra, con automatismi che appartengono di più a una squadra di club che a una Nazionale.

L’organizzazione degli azzurri potrebbe permettere all’Italia di sopperire alla carenza di giocatori in grado di fare la differenza da soli. Mai come in questa occasione, la nostra Nazionale dovrà affidarsi al collettivo e dovrà giocare da squadra e la sensazione è che se le cose andranno per il verso giusto, davvero Mancini e i suoi ragazzi potranno togliersi delle belle soddisfazioni dopo anni che sono stati più che deludenti sotto tutti i punti di vista.

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