Capo della Croce Rossa bielorussa ammette il rapimento di centinaia di bambini ucraini: È per il loro bene, qui trovano unisola di felicità – Buzznews

La Croce Rossa bielorussa coinvolta nella deportazione di bambini ucraini

Il segretario generale della Croce Rossa bielorussa, Dmitry Shevtsov, ha ammesso recentemente che le autorità di Minsk, con il supporto dell’organizzazione, hanno deportato centinaia di bambini ucraini. Shevtsov ha dichiarato che l’intento di questa azione era di aiutare i bambini a sfuggire alla guerra e ai traumi che essa comporta.

Secondo la Croce Rossa bielorussa, attraverso un progetto cofinanziato da Mosca e Minsk, sono stati “salvati” più di 700 bambini ucraini. Tuttavia, l’attivista dell’opposizione bielorussa Pavel Latushka sostiene di avere prove che ben 2.100 bambini ucraini siano stati trasferiti forzatamente in Bielorussia.

La notizia ha suscitato indignazione a livello internazionale e il ministro degli Esteri ucraino ha addirittura chiesto un mandato d’arresto internazionale per Shevtsov, in quanto ha ammesso di aver organizzato deportazioni illegali di bambini. In risposta a queste accuse, la Federazione Internazionale della Croce Rossa ha preso le distanze dall’associazione bielorussa e ha avviato un’indagine indipendente per verificare eventuali violazioni dell’integrità dell’organizzazione.

La vicenda delle deportazioni di bambini ucraini è diventata oggetto di mediazione anche da parte di Papa Francesco, che ha espresso la volontà di cercare una soluzione pacifica a questa situazione drammatica.

Nel frattempo, nelle foto che circolano sui social media, Shevtsov è stato immortalato indossando una camicetta simil-militare, a rappresentare il suo sostegno all’invasione russa dell’Ucraina. Questo ha sollevato ulteriori critiche nei confronti del segretario generale della Croce Rossa bielorussa, che è considerato un leale sostenitore del regime di Lukashenko. Inoltre, molti ritengono che il braccio bielorusso della Croce Rossa sia sotto il pieno controllo del regime.

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Mentre il mondo osserva con attenzione questa situazione, rimane da vedere quali saranno le conseguenze per coloro che sono stati coinvolti nelle deportazioni dei bambini ucraini e se saranno prese azioni legali contro di loro.

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