Pierpaolo Molinengo, giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia, ha iniziato la sua carriera nella redazione di un mensile immobiliare. Ora, però, si occupa di una tematica molto diversa, ma altrettanto importante: la Manovra 2024.
Questa misura prevede un’opportunità molto interessante per i lavoratori, ovvero quella di colmare i vuoti contributivi. Ma cosa sono esattamente questi vuoti contributivi? Sono quei periodi in cui il lavoratore non ha ricevuto né retribuzione né contributi previdenziali.
La grande novità è che i lavoratori potranno coprire questi vuoti attraverso un versamento, che potrà essere effettuato in un’unica soluzione o in 120 rate mensili. E il bello è che non ci saranno interessi da pagare.
Nel caso dei lavoratori del settore privato, l’onere del riscatto potrà essere sostenuto dal datore di lavoro, utilizzando i premi di produzione eventualmente maturati.
Ma perché è così importante coprire questi vuoti contributivi? Semplice: il riscatto contributivo permette di avvicinarsi al momento in cui si potrà andare in pensione e, al contempo, aumentare l’importo dell’assegno previdenziale.
Chi può accedere a questa opportunità? I lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), ai fondi speciali e alla Gestione Separata dei lavoratori parasubordinati.
Va precisato che il riscatto contributivo è a titolo oneroso, il che significa che comporterà il versamento di cifre importanti. Questo lo differenzia dai versamenti volontari che si effettuano per la prosecuzione volontaria dell’assicurazione.
È possibile riscattare i periodi in cui non sono stati versati contributi e che sono passati almeno dieci anni, così come i periodi in cui non era previsto alcun obbligo di versamento, come ad esempio i periodi di lavoro all’estero.
Ovviamente bisogna valutare attentamente se il riscatto dei vuoti contributivi è una scelta conveniente. Questa decisione va presa considerando l’aumento dell’assegno previdenziale e l’anticipazione dell’età pensionabile.
In conclusione, è importante prendere in considerazione tutte le opzioni disponibili, incluso il versamento volontario dei contributi, per ottenere il massimo vantaggio dall’investimento effettuato nella propria previdenza.