La Corte d’Appello di Milano respinge richiesta di estradizione in Ungheria: rischio di trattamenti disumani nelle carceri
La Corte d’Appello di Milano ha respinto la richiesta di estradizione in Ungheria del 23enne Gabriele Marchesi, arrestato con un mandato di cattura europeo. I giudici hanno sottolineato il rischio di trattamenti disumani e degradanti nelle carceri ungheresi, motivo per cui hanno deciso di respingere la richiesta.
Il sostituto procuratore di Milano Cuno Tarfusser si è sempre opposto al trasferimento di Marchesi in Ungheria, citando la violazione del principio di proporzionalità. Marchesi è stato accusato di aver partecipato a scontri con neonazisti a Budapest nel 2023.
Inoltre, la Corte d’Appello ha respinto anche la richiesta di arresti domiciliari per Ilaria Salis, che rimane detenuta in Ungheria. Il sindaco di Monza Paolo Pilotto ha chiesto al ministro degli esteri Antonio Tajani di garantire la dignità di Salis e di trovare soluzioni all’interno del diritto europeo per assicurare un trattamento giusto alla persona detenuta.
La decisione della Corte d’Appello di Milano ha suscitato reazioni contrastanti, con alcuni che applaudono la tutela dei diritti umani e altri che criticano la presunta impunità di Marchesi e Salis. Resta da vedere come si evolverà la situazione e se verranno trovate soluzioni alternative per assicurare un processo equo e il rispetto dei diritti fondamentali.