Le tensioni tra Moldova e Transnistria sono in aumento dopo l’imposizione di nuovi dazi doganali da Chisinau. I funzionari della Transnistria hanno chiesto l’intervento difensivo di Mosca di fronte a queste misure.
La Moldova ha deciso di imporre nuovi dazi sulle importazioni ed esportazioni provenienti dalla Transnistria, scatenando proteste da parte delle autorità locali che definiscono le misure dannose per i residenti e le imprese della regione.
I funzionari di Tiraspol hanno lanciato un appello al Parlamento europeo, alle Nazioni Unite e alla Croce Rossa per ottenere sostegno. Inoltre, si è parlato di una possibile richiesta di adesione della Transnistria alla Russia.
Il Presidente del Consiglio supremo della Transnistria ha accusato la Moldova di esercitare pressioni economiche e ricatti sulla regione. Si è fatto riferimento anche al referendum del 2006 per l’adesione alla Russia, non riconosciuto a livello internazionale.
Dall’altra parte, la Moldova ha accusato la Russia di cercare di destabilizzare il Paese dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022. Nonostante ciò, la Moldova ha ottenuto lo status di candidato all’Unione Europea nel 2022 e ha avviato i negoziati di adesione con Bruxelles.