La corsa all’innovazione nel campo della fisica delle particelle ha raggiunto livelli senza precedenti con il progetto del Future Circular Collider (Fcc). Questo ambizioso progetto, ideato dal Cern di Ginevra, punta a unificare la meccanica quantistica e la relatività generale attraverso collisioni record da 100 teraelettronvolt.
Il Large Hadron Collider (Lhc) ha già raggiunto una potenza record di 13,6 teraelettronvolt, e il Fcc si prevede possa superare ogni limite con un enorme anello sotterraneo di 91 chilometri intorno a Ginevra. La direttrice generale del Cern, Fabiola Gianotti, ha sottolineato il potenziale innovativo di questo progetto che potrebbe essere operativo nel 2045.
Tuttavia, per realizzare il Fcc sono necessari investimenti stimati in 21 miliardi di euro e la decisione finale non verrà presa prima del 2028. Alcuni esperti ritengono che costruire nuovi acceleratori possa essere uno spreco di fondi, soprattutto considerando che progetti simili sono in fase di sviluppo in Cina, minacciando la leadership europea nella fisica delle particelle.
Nonostante le polemiche, il Cern si prepara a sfidare i limiti della fisica moderna con il Future Circular Collider, dimostrando ancora una volta il ruolo di pioniere che l’organizzazione ricopre nel campo della ricerca scientifica. Resta da vedere se gli investimenti necessari verranno approvati e se il progetto potrà mantenere l’Europa al centro dell’innovazione scientifica nel mondo.