Acca Larentia, commemorazioni anche presente e saluti romani – Agenzia ANSA

Si è svolta questa mattina la commemorazione delle autorità per i tre militanti del Fronte della Gioventù uccisi il 7 gennaio 1978 nella strage di Acca Larentia. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha deposto una corona di alloro insieme all’assessore alla Cultura Miguel Gotor. Successivamente, è stata organizzata una commemorazione separata davanti all’ex sede del Msi, con saluti romani e manifesti che invitavano a partecipare alla manifestazione serale. Il governatore Rocca ha affermato che è importante ricordare queste vittime dell’odio ideologico per evitare che episodi simili si ripetano. L’assessore Gotor ha sottolineato che la militanza politica non giustifica la violenza e il versamento di sangue. Il vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli, ha chiesto che venga fatta luce su questa tragedia e che gli assassini vengano assicurati alla giustizia. Si è evidenziato l’importanza di ricordare il passato per prevenire futuri episodi di violenza ideologica.

Si è svolta questa mattina la commemorazione delle autorità per i tre militanti del Fronte della Gioventù uccisi il 7 gennaio 1978 nella strage di Acca Larentia. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, insieme all’assessore alla Cultura Miguel Gotor, hanno reso omaggio ai caduti deposto una corona di alloro. La cerimonia si è svolta in modo solenne, con la presenza di numerosi cittadini e rappresentanti delle istituzioni.

Successivamente, davanti all’ex sede del Msi, si è tenuta una commemorazione separata. La manifestazione è stata caratterizzata da saluti romani e manifesti che invitavano a partecipare alla manifestazione serale. È emerso un forte senso di appartenenza e di lotta per i valori che questi militanti rappresentavano.

Durante la commemorazione, il governatore Rocca ha sottolineato l’importanza di ricordare queste vittime dell’odio ideologico. Ha affermato che è fondamentale evitare che episodi simili si ripetano, promuovendo la cultura dell’inclusione e della tolleranza. L’assessore Gotor ha sottolineato che la militanza politica non giustifica la violenza e il versamento di sangue, invitando tutti a riflettere su questi tristi avvenimenti.

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Presente anche il vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli, che ha chiesto che venga fatta luce su questa tragedia e che gli assassini vengano assicurati alla giustizia. È fondamentale che si dia la possibilità di fare giustizia a coloro che sono stati vittime di un atto di estremo odio ideologico.

La commemorazione ha sottolineato l’importanza di ricordare il passato per prevenire futuri episodi di violenza ideologica. Questo evento ha scosso profondamente la società italiana, ma ha anche rafforzato la nostra determinazione a combattere l’intolleranza e a promuovere una cultura di pace e di dialogo. È necessario continuare a lavorare insieme per costruire un futuro migliore, in cui l’odio e la violenza non abbiano spazio.

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