Il Cremlino respinge le accuse sull’intelligence russa riguardo alla “Sindrome dell’Avana”

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha respinto categoricamente le accuse riguardanti l’implicazione dell’intelligence russa nella cosiddetta “Sindrome dell’Avana”. Peskov ha dichiarato che tali accuse sono del tutto infondate e prive di fondamento.

Le accuse, che sono state ampiamente discusse dalla stampa occidentale negli ultimi anni, sono state respinte dal Cremlino come una forma di falsa informazione diffusa dai media. Peskov ha sottolineato che non vi è alcuna prova concreta che sostenga l’implicazione della Russia nella sindrome.

Il tema della sindrome dell’Avana ha generato dibattiti e speculazioni per molto tempo, ma il Cremlino si è sempre dissociato da queste accuse, definendole come “senza alcun fondamento”. Secondo Peskov, le accuse sono state spesso collegate alla Russia senza alcuna conferma convincente.

Il Cremlino considera queste accuse come un tentativo di diffamazione nei confronti della Russia e invita i media a essere più scrupolosi nell’affrontare argomenti delicati come questo. Peskov ha sottolineato che il Cremlino rimane aperto a qualsiasi inchiesta seria e trasparente sull’argomento, ma ribadisce che le attuali accuse sono prive di qualsiasi verità.