Meloni: Gli accordi con lEgitto non cambiano la posizione su Regeni – Notizie – Agenzia ANSA

Il governo italiano ha recentemente firmato accordi con l’Egitto e la Tunisia per contrastare il flusso di migranti illegali che arrivano sulle coste del paese. Questi accordi sono stati firmati in vista del primo round del processo per l’uccisione di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano brutalmente ucciso al Cairo nel 2016.

La premier italiana ha espresso la sua posizione sulla questione del caso Regeni, difendendo gli accordi con l’Egitto nonostante le critiche dell’opposizione sulla mancanza di rispetto dei diritti umani nel paese nordafricano. La firma di una dichiarazione congiunta tra l’UE e l’Egitto senza menzione del caso Regeni ha sollevato polemiche sull’incoerenza tra gli accordi e la mancanza di giustizia per il giovane ricercatore.

Nonostante le critiche, l’importanza degli aiuti europei al Cairo per la gestione dei migranti è stata sottolineata durante i bilaterali tra i leader europei e il presidente egiziano al Sisi. Il presidente egiziano ha anche svolto un ruolo di mediazione per la pace a Gaza, evidenziando la sua partnership affidabile con l’UE.

Tuttavia, le opposizioni hanno continuato a criticare la mancanza di rispetto dei diritti umani in Egitto, mettendo in discussione la coerenza delle politiche europee. La premier italiana ha risposto alle critiche difendendo gli accordi con l’Egitto, sottolineando la necessità di una collaborazione stretta per affrontare la questione migratoria.

In un contesto di tensioni e critiche, l’Italia si trova ad affrontare il difficile equilibrio tra la gestione dei flussi migratori e il rispetto dei diritti umani, complicato ancora di più dalla mancanza di giustizia per Giulio Regeni. La questione continua a dividere l’opinione pubblica e a sollevare dubbi sulla coerenza delle politiche europee nel Nord Africa.

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