Una nuova variante di morbillo è stata identificata in Italia da uno studio condotto dall’Università degli Studi di Milano e dall’Istituto superiore di sanità. Questa variante rende i test molecolari per la diagnosi del morbillo meno sensibili, complicando la sua individuazione.
Il report ha confermato cinque casi di morbillo nella Città Metropolitana di Milano e nelle aree circostanti in Lombardia. Tra questi casi, tre erano legati a viaggi in Uzbekistan, Thailandia e Italia meridionale.
Le mutazioni si sono verificate in una specifica porzione della nucleoproteina del virus, rendendo i test rapidi meno efficaci nella loro individuazione. È quindi fondamentale aggiornare i test per rilevare tutti i ceppi di morbillo circolanti.
Il team del Dipartimento di malattie infettive dell’Iss ha condotto lo studio in collaborazione con l’Università di Milano. La variante identificata è simile a quella descritta da ricercatori svizzeri e sta circolando in Italia, in particolare nelle zone densamente popolate vicino al confine con la Svizzera.
Questa scoperta solleva preoccupazioni per la diffusione della malattia e sottolinea l’importanza di un monitoraggio costante e della messa a punto di test sempre più sensibili. Resta da vedere come le autorità sanitarie reagiranno a questa nuova sfida nel controllo del morbillo nel Paese.