Il Superbonus 110% e il Bonus facciate si sono rivelati degli strumenti efficaci per incentivare il risparmio energetico, la crescita del PIL e l’occupazione. Tuttavia, nonostante i benefici, è emerso un impatto negativo sul bilancio pubblico a causa delle truffe che si sono verificate.
Secondo i dati del governo, solo il Superbonus 110% e il Bonus facciate costeranno almeno 135 miliardi di euro in termini di deficit pubblico tra il 2020 e il 2023. Inoltre, il ministro dell’Economia dovrà considerare almeno 22 miliardi di euro di debito pubblico aggiuntivo all’anno fino al 2026-2027.
Le previsioni di spesa iniziali per i bonus erano di 40 miliardi di euro, ma si sono rivelate sottostimate, e la spesa effettiva è stata di oltre 130 miliardi di euro. Nonostante ciò, il numero di edifici che hanno usufruito dei bonus è relativamente basso rispetto al patrimonio immobiliare nazionale.
Nonostante i cambiamenti alle modalità di utilizzo dei bonus, i lavori di ristrutturazione continuano ad aumentare e gli investimenti ammessi a detrazione sono saliti a 107 miliardi di euro.
Tuttavia, i crediti del 2024 avranno un impatto diverso rispetto ai precedenti, poiché saranno considerati come una minore entrata distribuita nel tempo, mentre i crediti precedenti sono stati considerati come spesa pubblica. Eurostat valuterà a marzo quanti crediti saranno effettivamente monetizzati. Se una parte significativa rimarrà inutilizzata, la spesa pubblica potrebbe aumentare in futuro.
Attualmente, ci sono ancora circa 140 miliardi di crediti di imposta da compensare, ma la vendita di tali crediti è diventata più difficile dopo lo stop delle banche. Tuttavia, nonostante le difficoltà, gli incentivi hanno dimostrato di avere impatti positivi importanti, e si spera che possano contribuire a un futuro più sostenibile per l’Italia.