Il noto “signore dei libri”, Ernesto Ferrero, è morto all’età di 85 anni dopo una lunga malattia. Ferrero, nato a Torino nel 1938, era una figura influente nel mondo editoriale conosciuta per il suo stile raffinato e la sua grande organizzazione culturale. È stato direttore del Salone del Libro dal 1998 al 2016, trasformandolo in un luogo di incontro e dialogo tra autori e lettori.
La sua carriera è iniziata nel 1963 come responsabile dell’ufficio stampa all’Einaudi. Ferrero ha scritto numerosi libri di narrativa, saggi, libri di memoria e libri per bambini. Inoltre, ha lavorato come critico letterario, concentrando la sua attenzione su autori come Calvino, Gadda e Levi. Come traduttore, ha portato opere di autori come Celine, Flaubert e Perec agli italiani, contribuendo così alla conoscenza della letteratura straniera nel paese.
Il suo grande successo è stato il Premio Strega, che ha vinto nel 2000 con il libro “N.”, che narra l’esilio di Napoleone all’Elba. Nel 2012, ha ricevuto l’onorificenza di commendatore all’Ordine del merito della Repubblica Italiana in riconoscimento del suo contributo alla cultura.
La scomparsa di Ferrero ha suscitato molte parole di cordoglio e ammirazione per il suo lavoro. Il suo stile raffinato e la sua passione per la letteratura hanno reso lui una figura amatissima nel campo editoriale. I funerali si terranno giovedì mattina presso la chiesa della Madonna del Pilone a Torino, dove amici, colleghi e ammiratori si riuniranno per rendere omaggio al “signore dei libri”. Il vuoto che lascia nella cultura italiana sarà difficile da colmare.