La più grande associazione di agricoltori italiana sta combattendo l’uso “scandaloso” della terminologia mafiosa per vendere una varietà di prodotti alimentari e bevande in tutto il mondo, dal whisky di Cosa Nostra ai peperoncini. Mafia salsa di pomodoro.
La Coldiretti ha fatto un’indagine approfondita e ha anche scoperto che quasi 300 ristoranti ne sono fuori Italia Hanno nomi ispirati alla mafia, tra cui El Padrino in Spagna, Don Corleone in Finlandia, Burger Mafia in Germania, Falafel Mafia negli Stati Uniti e Nasi Goreng Mafia in Indonesia.
Il ritrovamento più scioccante, ha detto Alessandro Appolito, direttore di filiale di Coldiretti, è stata una bottiglia di whisky a forma di mitragliatrice prodotta in Scozia chiamata Cosa Nostra Shot.
“È vergognoso pensare che qualcuno possa comprare qualcosa del genere, anche solo per scherzo”, ha detto Appolito. “Per noi scherzare su cose serie come la mafia è inaccettabile”.
Ha detto che il marketing sotto il titolo di mafia non solo ha causato danni incredibili all’immagine dell’Italia e ai suoi prodotti autentici, ma è stato estremamente offensivo nei confronti di italiani innocenti che sono morti o hanno sofferto per mano delle famigerate organizzazioni criminali del paese.
Coldiretti ha tenuto una mostra a dicembre a Palermo, in Sicilia, dove ha avuto origine la mafia Cosa Nostra, di alcuni cibi e bevande raccolti da tutto il mondo, tra cui Chilli Mafia, una salsa prodotta nel Regno Unito, Mafia Coffee e i vini Il Padrino.
“Continuare ad associare l’Italia a stereotipi e criminalità mafiosi danneggia gravemente l’immagine del Paese”, ha affermato. Ma la questione più importante è che si tratta di un insulto alle vittime della mafia poiché centinaia di persone innocenti sono state uccise dalla mafia o ne soffrono la criminalità. A Palermo, in particolare, c’era un forte senso di risentimento per questo inutile marketing. Ci sono milioni di siciliani onesti e rispettosi della legge che sono vittime di questa piaga criminale”.
La Coldiretti ha anche scoperto che molti dei prodotti sugli scaffali dei supermercati e dei minimarket di tutto il mondo, o venduti online, erano scaduti.
“Spesso usano la bandiera italiana su un prodotto antico”, ha detto Appolito. “Non solo questi prodotti occupano più spazio sugli scaffali rispetto ai prodotti originali italiani, ma rappresentano un enorme costo economico per la nostra industria alimentare”.
La Spagna è risultata ospitare il maggior numero (63) di ristoranti e bar a tema mafioso, seguita da Ucraina, Brasile, Indonesia, Russia, India, Giappone, Polonia e Stati Uniti.
Sebbene esistano accordi UE per proteggere i prodotti secondo le norme DOP (Denominazione di origine protetta) – ad esempio copie di tali prodotti possono essere rimosse dagli scaffali dei supermercati – non ci sono misure per prevenire truffe di marketing come ristoranti o alimenti a tema mafioso.
“E’ inaccettabile usare e invocare il nome della criminalità organizzata per scopi di marketing”, ha detto Ettore Brandini, presidente di Coldiretti. “C’è un danno economico per il nostro settore agroalimentare, ma c’è anche un danno per le vittime della malavita. Dobbiamo raggiungere un accordo a livello europeo per garantire che ciò non accada di nuovo”.