La sonda Juno è stata incaricata di studiare il Leviatano: Gioveil peso massimo del sistema solare, il re dei pianeti.
Ma un pianeta delle dimensioni di Giove, circa 318 volte la massa della Terra, non è privo di amici.
Il gigante del gas ce l’ha 79 lune conosciute (e forse di più), uno di loro è più grande di Mercurio. Juno esplora la relazione tra alcune di quelle lune e il pianeta ospite e, a volte, le vede mostrare immagini foto-esplosione del grande Giove stesso.
L’ultimo è così sbalorditivo, sembra quasi un’opera d’arte di fantascienza. Giove si profila grande e le sue classiche bande di pennacchi, vortici e cicloni simili a macchie sono chiaramente visibili nell’emisfero meridionale alla luce del sole.
A destra del pianeta gigante, due punti relativamente piccoli scivolano dolcemente contro l’oscurità color inchiostro. Questi sono due dei quattro Giove Lune della Galilea – La sua luna più grande, scoperta da Galileo Galilei.
I due qui raffigurati sono i più piccoli dei quattro: Io, di diametro equatoriale 3643,2 km (2.264 miglia); ed Europa, che ha un diametro equatoriale 3121,6 km (1.940 miglia).
Ognuna di queste lune è un meraviglioso obiettivo per lo studio in sé e per sé. Io è il corpo vulcanicamente più attivo del Sistema Solare, con più di 400 vulcani attivi che ne permeano la superficie. Questo è il risultato delle pressioni gravitazionali interne posizionate la lunanon solo da Giove, ma dalle altre tre lune galileiane
Questa attività vulcanica fa sì che l’atmosfera di Io diventi ricca di anidride solforosa, che viene espulsa dai vulcani. Questa atmosfera perde costantemente, formando un anello di plasma attorno a Giove stesso, che è diretto lungo le linee del campo magnetico per piovere sui poli di Giove, generando aurore permanenti.
Il flusso continuo di zolfo ha anche avvolto Io stesso in vari composti solforati, conferendo alla luna il suo colore prevalentemente giallo.
Europa, nel frattempo, è il bersaglio di un interesse per la ricerca di vita extraterrestre. Sotto il suo guscio ghiacciato e pallido, si nasconde un oceano interno liquido. Sebbene la Luna sia lontana dal Sole, potrebbe essere riscaldata internamente dallo stress gravitazionale.
Se questo è il caso, potrebbero esserci prese d’aria idrotermali sul fondale marino globale. Qui sulla Terra, sfiati come questi sono paradisi per le reti alimentari che non dipendono dalla fotosintesi, ma dalla chemiosintesi per sopravvivere: sfruttare le reazioni chimiche per il cibo.
Ciò ha portato gli astrobiologi a credere che, tra tutti i mondi del Sistema Solare, le lune ghiacciate come Europa e l’Encelado di Saturno potrebbero essere i luoghi più probabili per trovare vita extraterrestre.
Giunone effettuerà voli vicino a questi due mondi molto diversi.
Europa, che è anche il bersaglio di a missione personalizzata Previsto per il lancio nel 2024, la sonda lo visiterà a settembre di quest’anno. Sarà la sonda più vicina alla luna da decenni. Nel frattempo, il lancio del volo di Io è previsto per la fine del 2023 e l’inizio del 2024.
Puoi scaricare la versione a grandezza naturale di questa immagine Dal sito della NASA.