Il governo italiano si prepara a un confronto con la classe operaia

Entrambe le camere del parlamento italiano hanno votato in modo schiacciante a favore del nuovo governo di Mario Tragi. Ha ricevuto 262 voti a favore dell’opposizione, mentre la Camera dei Deputati ha votato 535 a 56 voti a favore del governo.

La scorsa settimana, il 73enne ex capo della Banca centrale europea ha formato un governo che include tutti i principali partiti nazionali, dall’estrema destra Leica ai socialdemocratici (Pdp), con l’eccezione dei fascisti Fratelli de Italia. Alcuni ministeri chiave saranno guidati da tecnici non allineati. Il gruppo imprenditoriale Confidentia e i sindacati hanno promesso il loro sostegno al governo.

Drake ha pronunciato mercoledì scorso un discorso preciso al Senato, in cui ha chiesto “unità nazionale” e “responsabilità nazionale”. Ha detto che non è necessaria alcuna reazione per definire il suo governo. Ha detto che era “semplicemente il governo del paese”. Ha fatto appello al “senso di sacrificio” e al “dovere di cittadinanza” del popolo e ha aggiunto: “Oggi l’unità non è un’opzione, è un obbligo”.

Consegna del governo da Giuseppe Conte a Mario Drake (Immagine: governo.it/CC-BY-NC-SA 3.0 IT)

Il suo governo, tuttavia, manca dell’unità del paese, ma piuttosto chiude le fila dell’élite al potere in un paese che è profondamente diviso e diretto verso un’esplosione sociale.

Draghi non è stato negligente nel confrontare il suo governo con i “governi dell’immediato dopoguerra”, cooperando “le forze politiche erano molto distanti, se non contraddittorie”. A quel tempo, il Partito Comunista, guidato da Palmiro Togliatti, aderì a un governo borghese di destra per sopprimere gli sforzi socialisti della classe operaia e salvare il capitalismo italiano.

Tragi ha chiarito ai senatori riuniti quanto fosse profonda la crisi della borghesia italiana e che se non fosse riuscito a sostenere il suo governo avrebbero messo in pericolo una rivolta sociale.

Secondo il Presidente del Consiglio, dallo scoppio dell’epidemia ci sono stati 92.522 morti e 2.725.106 contagi, anche se non sono ancora stati calcolati i dati ufficiali. Solo sotto gli operatori sanitari, 120.000 persone sono state colpite e 259 sono morte. A seguito dell’epidemia, l’aspettativa di vita della popolazione nel suo complesso si è ridotta da uno e mezzo a due anni, mentre nelle aree gravemente colpite dal virus è passata da quattro a cinque anni. Drake ha detto che non c’è stato un declino paragonabile dopo la seconda guerra mondiale.

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Emanuele Schiavone

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